venerdì 9 luglio 2010

Un tetto solido per le nuove aule di Léogane

Grazie alla buona collaborazione con Act Alliance e con la Repubblica Dominicana, i 1.000 bambini di Léogane, beneficiari del nostro progetto di emergenza Scuole per la Rinascita, possono contare adesso su una scuola con pareti e tetto, a prova di caldo e pioggia.
Non si tratta ancora dei complessi scolastici in muratura previsti dal progetto di ricostruzione, ma i nuovi prefabbricati, installati nei giorni scorsi sulle aree delle vecchie scuole (la Betaseel di Mathieu, la Scuola Metodista de Mellier e la Scuola Cristiana Bon Berger de la Colline) disintegrate dal terremoto del 12 gennaio scorso, hanno notevolmente migliorato la situazione sotto molto punti di vista.
A cominciare dagli spazi. Rispetto alle tende, infatti, ora ogni edificio ha una superficie di 100m², divisibili in 2 aule da 49m².
Importante anche il vantaggio per quanto riguarda robustezza e durata nel tempo: si tratta di strutture che hanno fino a 5 anni di vita e dunque si prestano a coprire più che dignitosamente il tempo che ci vorrà per ottenere il via libera delle autorità, edificare e riaprire le scuole definitive in muratura.
Inoltre, grazie a queste scuolette, la comunità può contare su una maggiore resistenza ai cambiamenti climatici, assicurando una buona circolazione dell'aria, con conseguente abbassamento della temperatura interna delle aule scolastiche, e un considerevole aumento di spazio per le attività da svolgere in classe. Questi prefabbricati risulteranno infine estremamente preziosi anche per molti altri appuntamenti della comunità residente a Léogane che potranno dunque promuovere incontri e riunioni per alunni, insegnanti, genitori e famiglie.
L’accoglienza da parte della popolazione è stata molto positiva. E, anzi, ha partecipato attivamente fin dall’inizio alla posa di queste nuove strutture, collaborando ai lavori di preparazione del terreno e poi all’installazione vera e propria dei nuovi fabbricati.
Il desiderio di ricominciare è forte, e tutto quanto può, almeno in parte coprire le macerie sparse ovunque, costituisce un segnale di speranza. Un motivo per ricominciare a credere che rinascere si può. Anche ad Haiti.

Julien Blachier
capoprogetto Scuole per la Rinascita

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