
All’interno dell'associazione Betty aveva il ruolo di venditrice, si occupava della commercializzazione dei prodotti. Due i modi in cui lo faceva: o andando di negozio in negozio a promuoverli, oppure montando il suo banchetto alle ferie e ai mercati. In entrambi i casi il problema più grande era quello di riuscire a spostarsi. Non ci sono mezzi pubblici nella zona e l'unico modo è quindi quello di mettersi sulla strada e aspettare che qualcuno ti dia uno strappo fino a Cotagaita, il paesino di riferimento per gli abitanti della zona.
Lavorare come venditrice ha fatto bene a Betty, ora è più sicura di sé e lentamente si sta togliendo di dosso l’errata convinzione di essere una contadina buona solo per il campo. Vedere gente e uscire dalla sua zona le ha fatto superare paure e insicurezze.
Betty è una persona sensibile e silenziosa. Quando sorride abbassa lo sguardo e i primi tempi, a volte, pensando di disturbare, non chiedeva aiuto. Per fortuna, poi, prendendo confidenza, si è lasciata
conoscere.
Ha 38 anni. Non saprei dire se ne dimostra di meno o di più, qui a volte tutto sembra in una bolla temporale che procede secondo tempi e direzioni diverse dalle nostre.
Betty ha un figlio solo, strano per i canoni di qui. Del resto, non si tratta di una scelta, ma il motivo sta nella fine della storia con suo marito: un discreto bevitore che, oltre alle botte, non aveva molti altri canali tramite cui esprimere il suo affetto. Quando la cosa si è fatta, oltre che insopportabile, anche pericolosa, Betty è tornata a casa dei suoi genitori, ottenendo poi la separazione. Oggi il figlio ha sedici anni, il prossimo novembre finisce il liceo e ancora non ha deciso se iscriversi all'università.

Betty per AIPAI lavorava duro. Una volta, due anni fa, nel periodo della trasformazione della marmellata ha perso la parte finale di un dito in una delle macchine per pulire la frutta. Da quando non c'è se ne sente di certo la mancanza. Forse ha fatto la scelta giusta ad andare in Beni. Alla fine, però, penso che tornerà.
Martino Bonato,
casco bianco ProgettoMondo Mlal in Bolivia
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