La provincia di Santa Fe, in passato una delle più interessate dalla migrazione dei coloni italiani che hanno occupato l’immensa pampa argentina, risulta oggi una terra dalle forti contraddizioni. Una zona agricola in cui, se molte persone hanno tutto ciò di cui un essere umano necessita per vivere dignitosamente, molte altre si trovano invece in condizioni precarie, senza acqua potabile né luce, costrette a occupare insediamenti illegali che fanno aumentare prepotentemente il deficit abitazionale della zona: famiglie che vivono in strutture improvvisate, in baraccopoli costruite da sé, e affollano i municipi chiedendo aiuto per cambiare la loro condizione abitativa.
È quanto accade nella cittadina di Santo Tomé, realtà agricola vicina alla città di Santa Fe, da cui è separata da un piccolo fiume. Qui molti dei settantamila abitanti in continuo aumento hanno bisogno di nuove abitazioni. E l’equipe del municipio che si occupa di edilizia - formata da persone volenterose ma con poche risorse ed esperienza - non è sempre in grado di fornire loro il sostegno adeguato. Spesso anche a causa di uno scarso interesse dei governanti, concentrati su altre tematiche che ritengono “più urgenti”.
Da circa sei mesi, il programma Habitando – promosso dal ProgettoMondo Mlal insieme al partner locale Ave e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri Italiano per implementare modelli partecipativi di edilizia popolare in 31 municipi delle due province di Cordoba e Santa Fe - ha firmato una convenzione con il municipio di Santo Tomé per dare il via a una serie di incontri di appoggio e formazione che contribuiscano a rafforzare l'equipe comunale sia a livello tecnico che di “vocazione”, perché promuova il tema delle condizioni abitative come una delle priorità di sindaco e assessori.
Il percorso è ancora lungo e c'è molto da costruire i primi risultati già si vedono. L'intervento poco a poco sta infatti contribuendo a cambiare le cose nella cittadina. Lo scorso 28 maggio il municipio ha dato vita per la prima volta a una “Oficina de vivienda social” (Ufficio per la casa popolare) il cui obiettivo - citando le parole di chi né è prmotore – è di “garantire la creazione e lo studio di politiche sociali, che garantiscano l’accesso di tutte le famiglie a una casa degna. L’ufficio per la casa popolare, che farà parte della Direzione di Azione Sociale del Municipio, rappresenta una priorità fondamentale all’interno di una prospettiva di integrazione sociale”.
Un grande primo risultato e una piccola vittoria per le famiglie di Santo Tomè che, con la sua equipe di tecnici continuerà a collaborare con il progetto Habitando fino alla sua conclusione e riceverà assistenza tecnica nella scrittura di progetti di edilizia popolare, regolazione di terreni e miglioramento abitativo.
Nicola Bellin, capoprogetto Habitando per ProgettoMondo Mlal
lunedì 7 giugno 2010
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