“Andare ai Mondiali è il sogno di un Paese intero”. Che detta da uno dei giocatori più famosi della Nazionale, riassume bene lo spirito con cui il Cile sta vivendo questo mese in cui il calcio è il pensiero fisso di tutto il mondo.
Per i piccoli Paesi del Sudamerica, arrivare in Sudafrica è già un grande successo, visto che devono scontrarsi con giganti come Brasile, Argentina e Uruguay, per potersi qualificare.
In particolare il Cile è tornato ai Mondiali dopo 12 anni, ma questa volta ci è arrivato con grandi aspettative. Durante le eliminatorie ha giocato molto bene, battendo per la prima volta nella sua storia l’Argentina e arrivando nel suo girone alle spalle del solo inarrivabile Brasile.
Tutto il Paese ha festeggiato la classificazione: l’allenatore (argentino) è diventato un idolo popolare e riconosciuto, gli sono state dedicate canzoni e gli è stata offerta la nazionalità cilena.
Nei cinema è in programmazione la proiezione di un documentario che racconta il cammino fatto dalla nazionale per qualificarsi. Il titolo, “Occhi rossi”, è un gioco di parole tra il colore rosso della maglietta della nazionale e le emozioni provate dal popolo cileno.
L’avventura in Sudafrica è iniziata benissimo: 2 partite e 2 vittorie. Ed era da 48 anni che la Nazionale non vinceva una partita ai mondiali, ecco perché la felicità è stata enorme.
Dai paesini più piccoli, sperduti lungo le coste o sulle montagne, alle grandi città come Santiago e Valparaiso, tutto il Paese vive sospeso ed esplode nei festeggiamenti.
Dopo il terremoto di febbraio, le imprese di questa squadra, immune dalla retorica e dal business in cui è invece immerso il calcio in Europa, costituiscono un momento di gioia pura e di passione di cui si ha tutti davvero bisogno. E aspettando venerdì, quando toccherà giocarci il passaggio del turno contro la fortissima Spagna…, Vamos Chile!
Francesco Pulejo
cooperante
giovedì 24 giugno 2010
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