Córdoba - Calcio e cibo sono binomio indissolubile anche qui in Argentina. Tutti riuniti davanti alla tv, mangiando qualcosa di tipico, a emozionarsi per i propri beniamini.
Sabato12 giugno, in occasione di Argentina–Nigeria (a Córdoba tensione già alta da ormai 15 giorni), sono stato invitato a casa di un amico, dove abbiamo visto la partita pranzando.
La prima cosa interessante è che, contrariamente a quanto mi aspettavo, le strade non erano deserte già prima del fischio d’inizio, anzi, vi erano molte persone che gironzolavano probabilmente alla ricerca degli ultimi ingredienti necessari per preparare un buon locro da gustare guardando la partita.
Il locro è un piatto tipico di Córdoba, uno spezzatino di manzo con trippa, salsicce, fagioli, mais e peperoni. Una portata “leggerina” insomma, tanto per accompagnare l’inverno argentino!
La partita è stata molto emozionante, con il buon Messi che regolarmente faceva saltare i miei amici sulla sedia. Ma dopo l’incredibile boato che festeggiava il gol di Heinze la parte migliore è stato il festeggiare tutti assieme la vittoria (loro) seduti a tavola.
Vivere un Mondiale da qui è molto diverso. Innanzitutto si tratta di un Mondiale con il freddo fuori dalla finestra e con le partite che cominciano alle 8.30 di mattina. E poi, anche la passione per i nostri azzurri, se non condivisa con altri italiani, ti pare meno forte... Ma il Mondiale “evento sportivo” è sempre un’emozione, in particolare in un Paese come l’Argentina in cui la passione per il calcio rimane uno dei punti centrali della vita sociale!
La cosa buffa è che qui cantano ancora tutti “Un’estate italiana”, la famosa canzone di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato che è stata sigla officiale del Mondiale di Italia 90’. In Argentina è considerata un mito, un capolavoro, e tutti la cantano con passione. Molti dicono che per loro rappresenta l’inno di tutti i mondiali! E così tutti sperano di vivere molte “Notti magiche, sotto il cielo di un inverno Argentino!”.
Nicola Bellin
Argentina ProgettoMondo Mlal
lunedì 14 giugno 2010
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