Le lezioni scolastiche avrebbero dovuto riprendere sull’intero territorio nazionale il 6 aprile. Ma Léogane, proprio nell’epicentro del terremoto del 12 gennaio scorso, è un caso a sé. A ieri, nel terzo mesiversario dal terremoto, le lezioni non erano infatti riprese e non riprenderanno nemmeno nei prossimi giorni.
In questi mesi la situazione, rispetto al giorno del sisma, è infatti cambiata poco o nulla.
Delle 60 scuole in cui si svolgevano le lezioni prima del terremoto ne era rimasta in piedi 1 sola. E così è ancora oggi.
Ciò che non smette mai di stupire, in questo Paese così sfortunato, è come quest’ennesima sciagura abbia colpito tutto e tutti. E come sia ormai indistinguibile il confine tra aiutanti e aiutati. Perché insegnanti e alunni vivono la stessa situazione di miseria: hanno tutti perso casa, amici e parenti. E oggi gli uni non possono lavorare, né mangiare, e gli altri non possono pagare né andare a scuola. Senza contare che il sistema scolastico haitiano è da sempre essenzialmente privato e a pagamento. La maggioranza delle famiglie, anche se estremamente povere, difficilmente potevano, già prima del terremoto, accedere alle scuole pubbliche che sono pochissime e sovraffollate.
Ma anche ricostruire delle nuove scuole, possibilmente pubbliche e gratuite, così come prevede il Progetto Scuole per la Rinascita di ProgettoMondo Mlal, non è impresa semplice. In via cautelativa, le autorità locali hanno infatti posto il divieto a edificare alcunché prima che siano elaborati degli specifici Piani comunali.
Dunque, per rispettare i divieti, ProgettoMondo Mlal, sta cercando di organizzare, direttamente sull’area di altrettante scuole crollate (la Betsaleel di Mathieu, la Comunitaria di Deslandes, la Metodista de Mellier, e le miste Agneau de Dieu e Bon Berger Colline des Landes), almeno 5 ambienti educativi provvisori. Cinque spazi che fungano intanto da luogo di ritrovo, educazione e crescita per 1.000 bambini e adolescenti. Parallelamente si lavora a coinvolgere, per farsene carico, 20 o 25 insegnanti che possano riprendere a insegnare, a ricevere uno stipendio che dia da mangiare alle proprie famiglie.
Per supplire alle future strutture è comunque indispensabile una copertura perché, da settimane, su Haiti sono cominciate le piogge, e a Lèogane stentano ancora ad arrivare le migliaia di tende promesse dagli Aiuti internazionali. Tanto che gli accampamenti spontanei, fatti di lenzuola di cotone stese al vento, sono ormai il triste ma dignitoso emblema di questa zona, poverissima già prima del terremoto e adesso in ginocchio.
Per questo motivo si sta cercando di acquistare 15 tende grandi per 1.000 alunni.
Ma non è per niente facile! In questi tre mesi, i prezzi di ogni cosa, siano materiale da costruzione, alimenti e/o effetti personali, sono aumentati a dismisura. Ciò che già prima si acquistava con enorme sacrificio, ora non si compra più. Si fatica persino a trovare ancora qualcosa di utile sul mercato. Come nel caso delle sementi, assolutamente necessarie per la nuova semina prevista per metà marzo, indispensabili per tornare a lavorare la terra e raccoglierne un giorno i frutti.
I nostri cooperanti ProgettoMondo Mlal nel Paese, il belga Nicolas Derenne a cui si è aggiunto nelle ultime settimane il giovane collega di origini francesi, Julien Blachier, fanno perciò la spola da un municipio a un ministero, dalla delegazione europea alla sede dell’Unicef, da un coordinamento a un’associazione.
Tutto è in movimento ma gli haitiani ugualmente non hanno pace.
Ad Haiti è ancora piena emergenza e non si intravede neppure quale potrà essere il giorno della ripresa.
A fine mese Nicolas sarà a Verona per fare il punto – anche con i sostenitori che in questi mesi ci stanno dando il loro contributo - sull'avanzamento del Progetto di emergenza “Scuole per la rinascita”, avviato immediatamente dopo il terribile terremoto del 12 gennaio scorso.
Nicolas, quel giorno, era a Port-au-Prince, la capitale dell'isola e, dopo un paio di settimane trascorse in Italia per coordinare un Piano per il nuovo intervento, è subito tornato a Léogane per valutare le necessità più urgenti degli abitanti di quest’area, epicentro del terremoto e in cui ProgettoMondo Mlal era già presente con due progetti. Uno in chiusura sulla sicurezza alimentare (“Piatto di Sicurezza”), l'altro in partenza per lo sviluppo locale del paese e la formazione degli abitanti nell'affrontare la ristrutturazione di edifici distrutti dagli ultimi uragani (“Viva Haiti!”).
La solidarietà arrivata in questi mesi e settimane è molta, e già una prima importante tranche dei finanziamenti necessari a ricostruire le 4 scuole, è stata raccolta, anche grazie alla campagna “Una maglietta per Haiti”.
Nicolas sarà a Verona anche per incontrare e ringraziare personalmente chi sta sostenendo il lavoro dell'Organizzazione con una straordinaria partecipazione.
Un incontro pubblico è già fissato per venerdì 30 aprile sera, a partire dalle 19, ospite del caffé armosa di Porto San Pancrazio in via mainardi, 10.
martedì 13 aprile 2010
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