A metà novembre si è concluso l'intercambio a Recife e Olinda tra giovani Baiani
e Pernambucani.
Un gruppo di 6 persone è stato selezionato non solo per il talento artistico dimostrato, ma anche per l'essersi assunto l'impegno e la responsabilità del proprio progetto nella comunità e nella scuola.
L'idea - nata da Osvaldo di Piacenza dell'associazione Piccolo Mondo dopo
aver conosciuto di persona, durante il tour dello scorso maggio in Italia, i progetti brasiliani e gli educatori del progetto Vivendo e Apprendendo sostenuto dal programma Casa Encantada di ProgettoMondo Mlal - è di mettere in relazione attraverso l'interscambio i giovani baiani e pernambucani per parlare di identità culturale, militanza sociale comunitaria e politica utilizzando come strumento educativo la musica percussiva e la danza, riscoprendo le proprie origini afrodiscendenti e valutando le somiglianze tra le periferie di Recife e quelle di Salvador per urbanizzazione e problemi di violenza e la stessa speranza, tra i giovani artisti di favela, di diventare educatori e cittadini.
Durante l’interscambio il Samba Reggae di Bahia e il Maracatù di Pernambuco si sono mescolati con il Frevo e la danza Afro, e lo stesso è accaduto tra le religioni cattolica, protestante e animista.
Perché quindi non spaziare e far incontrare l'estremo nord e l'estremo sud brasiliano, oppure ancora il Brasile con il centro America, e infine perché non pensare a Bahia - Cuba e all’Africa? Gli ingredienti sono sempre arte, musica, danza e giovani di periferia da coinvolgere in progetti socio-educativi. Oltre la cittadinanza a fare da fulcro.
Nei giorni dello scambio siamo stati ospiti di Casa Melotto, (altro programma di Progetto MondoMlal) per visitare le periferie di Olinda e Recife e incontrare varie realtà.
Oggi più che mai l'Italia e l'Europa devono guardare con umiltà i paesi del Sud del mondo, e fermarsi ad ascoltarli. E’ da essi che verrà la risposta alla crisi mondiale, da quei giovani abituati da sempre alla vita difficile, a sopravvivere con poco, precariamente ma con vitalità, fantasia, e tanta volontà di affrontare il futuro.
Per noi educatori e organizzatori è una gioia vedere una ragazzina di 14 anni che da traino nei passi di danza imparati negli anni con semplicità e spontaneità, solo per il gusto di ballare, per la soddisfazione di mostrare la propria identità culturale, e testimoniare che tutti siamo uguali indipendentemente da razza, religione, classe sociale, istruzione e partito politico.
Questo è il Brasile: mescolare tutto, colori, gusti e musica per fare un arcobaleno di ricchezza umana.
Quando un ragazzo di 22 anni si esprime dicendo che le parole chiave nella sua testa sono “educazione” e “cittadinanza” da esprimere attraverso l’arte, e afferma in pubblico il proprio progetto sociale di aiutare i ragazzi e i bambini di periferia per un futuro migliore, sentiamo che ha vinto la voglia di scommettere sull'altro come individuo.
Loris Campana
ProgettoMondo Mlal Brasile
mercoledì 23 novembre 2011
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