venerdì 11 novembre 2011

Cinema Africano al via

Entra nel vivo la 31esima edizione del Festival di Cinema africano di Verona, con un sabato ricco di appuntamenti e di film. Ad aprire la mattinata di incontri saranno Le Giornate della Diversità che, alle 9.30, nella sala della Società Letteraria (piazzetta Scalette Rubiani, 1), offriranno un approfondimento su Il razzismo degli Stati, delle comunità, degli individui, con Alessandro Ricci (psichiatra di Psichiatria Democratica), Carmelo Dotolo (teologo dell’Università Gregoriana di Roma), Pierangelo di Vittorio (filosofo) ed Ernesto Venturini (psichiatra, esperto Oms).
Alle 15 verrà poi presentato il volume Razzismo di Stato. E a partire dalle ore 16, su Il tema dell’altro nella cultura occidentale, interverranno il filosofo Andrea Tagliapietra e l’antropologo Gabriel Sala.

La giornata proseguirà al Museo africano (vicolo Pozzo, 1), alle 16, con l’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea L’abito è il monaco. L’originale artista camerunese Afran crea opere d’arte utilizzando il jeans, uno dei simboli della globalizzazione.

Alle 18, nel corso dell’incontro Le Giornate della Diversità, Anna Maria Gallone, direttrice artistica del Festival del Cinema africano di Milano, interverrà su Il razzismo nel Cinema delle Afriche.

Ma “il pallino” del Festival sono i film… Al cinema Stimate (via Montanari, 1), il concorso prosegue le sue proiezioni con due corti e due lungometraggi. Alle 18.30 sarà la volta del corto, in prima visione nazionale, The legend of Gong Hill (Kenya), seguito da Les Barons (Belgio-Marocco), mentre alle 21 ad illuminare la sala saranno le immagini di due film algerini: il corto Garagouz, seguito dalla prima visione nazionale di Voyage à Alger.

SPECIALE SCUOLE. Iniziano le proiezioni anche per le ragazze e i ragazzi veronesi che hanno risposto in massa alla 31esima edizione dedicata agli istituti scolastici scaligeri. Grazie al lavoro di ProgettoMondoMlal, promotore del Festival, la cultura africana arriva direttamente ai giovani, i veri costruttori di un futuro differente.

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