domenica 20 novembre 2011

Cinema Africano: vincitori e menzioni

È il momento della proclamazione dei vincitori per Revolutions, la 31esima edizione del Festival di Cinema Africano di Verona. Le Giurie, chiamate a esprimersi sui film in concorso, hanno scritto i loro verdetti per tutte le Sezioni.

GIURIA UFFICIALE
PANORAMAFRICA
Migliore Lungometraggio: TOGETHERNESS SUPREME di Nathan Collet, Kenya, 2010.
Il film propone una storia molto potente ambientata in Kenya, ma che probabilmente riflette i problemi dell’intera Africa. Ci immerge nelle vite e nelle emozioni degli abitanti di Kibera così come sono nella realtà. E’ molto ben girato, con un cast eccellente e una storia avvincente e ben raccontata.
Menzione speciale: VOYAGE A’ ALGER di Abdelkrim Bahloul, Algeria, 2010.
Un film che mette in luce il ruolo fondamentale delle donne nella lotta di liberazione dell’Algeria e racconta le loro difficoltà in un Paese che si evolveva in un modo diverso dalle loro speranze.

AFRICA DOC
Migliore Documentario: ITHEMBA di Errol Webber ed Elinor Burkett, Jamaica/Usa, 2010.
Un film che, senza nascondere la dura condizione della disabilità, con la forza del ritmo e della musica trasmette gioia di vivere e – come dice il titolo stesso – speranza. La vita è più forte di qualsiasi handicap. La Giuria si augura che il premio in denaro sia devoluto dalla produzione ai ragazzi protagonisti della storia narrata.
Menzione speciale FORGOTTEN GOLD di Makela L. Pululu, RD Congo/Sud Africa, 2010.
SOBUWKE, A GREAT SOUL di Mickey Madoda Dube, Sud Africa, 2010.
Due film che raccontano storie dimenticate e ci ricordano la necessità della memoria.
AFRICA SHORT
Migliore cortometraggio: GARAGOUZ di Abdenour Zahzah, Algeria, 2011.
Il viaggio di un burattinaio e di suo figlio attraverso l’Algeria rurale di oggi diventa la metafora di un Paese dove la primavera deve ancora arrivare.

PREMIO GIURIA VIAGGIATORI E MIGRANTI
In qualità di Giuria della sezione Viaggiatori e Migranti abbiamo visionato attentamente gli otto film in concorso apprezzandone l’alto valore culturale e qualitativo. Desideriamo, prima di nominare il vincitore, segnalare con una menzione speciale il film Le due storie di Adamà della regista Annamaria Gallone per la sua validità artistica e didattica e per aver rappresentato positivamente l’importanza dell’incontro e dell’accoglienza.
La Giuria ha deciso quindi di assegnare il premio come miglior film della sezione Viaggiatori e Migranti al film Ba ye ka ye dei registi Cleophas Adrien Dioma e Alessandro Ceci. Il film ha colto in maniera vera e profonda le problematiche legate alla situazione esistenziale di coloro che emigrano e ha saputo tracciare un ritratto vivace e caratteristico della realtà culturale e sociale del paese d’origine.

PREMIO SCUOLE è stato assegnato al film di Jeta Amata Black gold.
PREMIO ASAV (Associazione studenti africani Verona) è stato assegnato al film della sezione Viaggiatori e migranti Creating the blackness of Africa di Peter Obehi Ewanfoh.
Usata per spiegare l’esistenza della diversità umana con la quale si confrontavano e si giustificavano il dominio esercitato suoi popoli e la riduzione degli africani in schiavitù, gli Europei sostennero che la specie era suddivisa in tipi naturali di esseri umani definiti razze distinguibili in base all’aspetto fisico. In base a questo pensiero si convinsero che le razze potessero essere classificate secondo una gerarchia; dalla più infima (appunto i negri), alla più elevata (ossia gli europei). Oggi l’etimologia negro è usata in frasi idiomatiche con una varietà di significati metaforici, legati soprattutto alla tratta degli schiavi africani come ad esempio lavorare come un negro, sudare come un negro e via dicendo. Il regista del documentario che la giuria degli studenti africani di Verona ASAV intende premiare affronta l’impatto del disagio sociale che il termine negro ha sulla nostra società. Usando le parole del regista: «il colore della pelle non è in grado di definire l’identità di un individuo».

PREMIO NIGRIZIA
va al film egiziano 18 JOURS in cui si racconta la cosiddetta rivoluzione del 25 gennaio, che ha costretto Hosni Mubarak a dimettersi dopo diciotto giorni di assedio simbolico. Un film quanto mai attuale, che mostra una delle rivoluzioni seguite dal mensile comboniano in quest’ultimo anno.

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