giovedì 17 settembre 2009

Brasile: le differenze sociali si sentono anche a scuola

Un’educazione limitata significa non solo riduzione delle potenzialità personali, ma anche minori probabilità di sviluppo per una società che, nella ricerca e nell’istruzione, pone le speranze di migliorare il sistema sanitario, le infrastrutture e la produttività.
In Brasile l'analfabetismo riguarda ancora il 16,7% della popolazione: la percentuale più alta dell'America del sud, insieme alla Bolivia. Un tasso che varia nettamente tra città e campagna e a seconda della fascia d'età. In ambito rurale, il 56% delle donne sopra i 30 anni è analfabeta. Nonostante i progressi registrati nel campo della scolarizzazione elementare, non frequentano ancora la scuola dell'obbligo più del 10% dei ragazzi tra i 7 e i 14 anni e vi sono grandi disparità tra le regioni e fra i vari gruppi etnici. Molti bambini iscritti, inoltre, ripetono l’anno o abbandonano gli studi.
L'incapacità del sistema scolastico di assicurare la scolarizzazione universale e la sua grande dispersione sono da imputare soprattutto a motivi di carattere socio-economico e alle difficoltà della scuola di rispondere alle esigenze dei gruppi più sfavoriti.

Il sistema scolastico brasiliano è fondato sulla gestione privata delle scuole che, con le loro rette costosissime, per i più poveri rappresentano un sogno proibito. Una realtà che colpisce più direttamente la scuola dell’obbligo ma che si riflette anche nell’ambito degli studi superiori e accademici. Le università, infatti, sono per lo più private e hanno rette astronomiche. Ve ne sono anche di federali e gratuite, ma il loro numero è ridotto e l’accesso è condizionato dal superamento di un difficile esame di selezione che è un vero è proprio incubo per gli studenti. Inoltre la preparazione a questa severa prova, chiamata "vestibular", avviene attraverso dei corsi privati, ugualmente molto costosi, che le fasce più povere non sono assolutamente in condizione di poter pagare. In alcune città la scuola pubblica non è in grado di offrire strutture e aule scolastiche a molte comunità.

ProgettoMondo Mlal è nella regione metropolitana di Recife con il programma “Casa Melotto”, per ridurre le discriminazioni nell’accesso all’educazione secondaria, professionalizzante, tecnica superiore e universitaria e per offrire sostegno scolastico e formazione agli studenti delle superiori per l'ammissione all'università.
L'obiettivo è anche quello di lavorare sulla prevenzione, visto che il recupero è molto più difficile, e di aprire sempre di più la Casa a tutta la comunità locale. A questo scopo di recente è nato anche il sito della struttura: www.casamelotto.org.br.

Silvia Alberti, casco bianco in Brasile per ProgettoMondo Mlal

1 commento:

  1. Anonimo19.9.09

    Cara Silvia, non ci conosciamo, ma sappi che nel MLAL ci sono stato dentro per tanti anni anche se non sono mai partito come volontario. Oggi lavoro al Consolato d'Italia di Belo Horizonte da un anno... e mi occupo fra l'altro delle "scuole dei ricchi". Stavo per scrivere qualcosa per spiegare la situazione della SCUOLA BRASILIANA poi ho trovato il tuo articolo. Troppo chiaro!!! Posso usarlo?? Diffonderlo??? Sentiamoci.
    Se hai bisogno...

    Gianfranco Zavalloni
    Dirigente Scolastico
    Ufficio Scuola e Cultura
    CONSOLATO D’ITALIA BELO HORIZONTE
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