martedì 29 settembre 2009

Bolivia: la rivoluzione delle nazioni originarie

Conoscere da vicino il processo indigenista boliviano come iniziativa di riscatto di un popolo originario, ma anche come esperienza innovativa, culturale e creativa, condivisa dai popoli indigeni del sud, centro o nord America. Questo l’obiettivo dell’incontro pubblico del 3 ottobre promosso nel Centro Polivalente di Coldrerio (Canton Ticino - Svizzera) dalle associazioni "Cultura Popolare - Balerna" e "Chajra Runaj Masis", in collaborazione con ProgettoMondo Mlal e il Partito socialista e progressisti di Coldreiro. Associazioni che guardano alla più grande marcia mondiale della pace in partenza il 2 ottobre dalla Nuova Zelanda e che terminerà in Argentina il 2 gennaio, coinvolgendo una moltitudine di gruppi e associazioni anche dei popoli originari e indiane d’America.

I popoli indigeni sono legatati a una visione cosmica della vita: la natura, gli elementi, tutti gli esseri che abitano la terra e il cosmo, non sono entità separate ma tutto è interdipendente e interconnesso ed è influenzato dal Grande Spirito. È proprio grazie a questo “sentire” che la propria vita è armonica, fatta di significati, di un senso religioso di attenzione a tutti gli eventi della vita, della natura, degli esseri umani.
I valori portati, dalle nostre società materialistiche, spesso anche in nome dell’aiuto allo sviluppo, sono prevaricatori e vanno a ledere la sensibilità e i valori di questi popoli, disarticolando il loro sistema, sottilmente ma profondamente organizzato, nelle comunità campesine e nelle popolazioni ai bordi delle città, ancora incontaminate.
Popoli che avevano già fatto i conti e sopravvissero, alla cultura dei conquistatori, mantenendo vivi i propri valori e le proprie tradizioni, e che ora devono fare i conti con la globalizzazione e la modernità, non solo per non soccombere, ma per porsi come esempio per la nuova umanità e per la salvaguardia del pianeta.
L’iniziativa nasce dalla voglia di capire e di riflettere su come queste istanze siano colte, rispettate e integrate nell’attuale corso che vede l'unione di diversi Stati (Centro e Sudamericani) che intendono costruire vere democrazie, riappropriarsi delle materie prime, finora in mano alle multinazionali, risolvere la povertà, riconoscere i diritti dei cittadini, dare la terra a chi la coltiva: essere finalmente un primo esempio di giustizia e uguaglianza compiuta.

Un incontro informativo e solidale, che ha anche lo scopo di raccogliere fondi per due progetti specifici. Uno dei quali è QALAUMA: Centro di riabilitazione per minori costruito alla periferia di La Paz da ProgettoMondo Mlal.
Verrà presentato il video qui sotto, che mostra la vita all’interno delle tradizionali carceri di la Paz, ove i minori convivono con delinquenti adulti, e con i propri figli, nel completo squallore, abbandono, alienazione e corruzione.

ProgettoMondo Mlal, oltre ad aver intrapreso un lavoro di riabilitazione dei minori all’interno delle carceri, ha da poco ultimato la costruzione del nuovo Centro Qalauma, pensato e realizzato specificatamente per i detenuti adolescenti, e sta partecipando al tavolo di riforma del Codice penale e della Legge di Giustizia penale giovanile che, dovrebbe essere pronta per fine anno. Mancano però fondi, circa 700.000 dollari, per completare l’intera opera.



Sul sito di ProgettoMondo Mlal il programma completo dell'incontro

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