venerdì 31 luglio 2009

G20: è l’ora dei fatti concreti, a cominciare dal clima

“Dopo la chiusura del G8 all’Aquila, il giudizio complessivo sul vertice rimane sospeso in attesa di vedere come le dichiarazioni di impegno vengano tradotte in politiche concrete”. Parole di Sergio Marelli, direttore Generale di Volontari nel mondo FOCSIV, in occasione dell’incontro degli sherpa (i rappresentanti personali dei capi di Stato e di governo incaricati di preparare le posizioni dei propri Paesi ai vertici) a Washington per la preparazione al Summit del G20 di Pittsburgh dal 24 a 26 settembre prossimi.
Tra i temi in agenda, la crescita dell’economia mondiale, quindi la riflessione su come far ripartire la domanda evitando però che si ricreino le condizioni che hanno causato la crisi, anzi ponendo le basi per un sistema monetario stabile e stimolando la domanda interna cinese. Inoltre, quello degli sherpa è il primo appuntamento dopo il G8 per chiudere anche la partita sul clima partendo proprio dalle dichiarazioni adottate all’Aquila. Per questo motivo, “nell’ambito della campagna FOCSIV Crea un clima di giustizia, riconoscendo la positività dell’impegno assunto dai G8 con la dichiarazione finale sul clima, ricordiamo al nostro Governo che limitare a 2° C il riscaldamento globale significa oggi stanziare risorse sufficienti per l’adattamento dei Paesi in via di sviluppo”, sottolinea Marelli.
Al riguardo, il Direttore Generale della FOCSIV ricorda come le conseguenze dei cambiamenti climatici condannino almeno ottocentomilioni di persone ad una povertà estrema causata dall’aumento del livello del mare, dalla siccità, dall’incidenza delle malattie tropicali e da altri fenomeni naturali o, in alternativa, a migrare per poter continuare a vivere. “È alla luce di ciò che si rende necessario arrivare ai 50 miliardi di dollari all’anno per l’adattamento, ovvero per riparare i danni che i cambiamenti climatici fanno e faranno in particolare nei paesi più poveri” dice Marelli che conclude ricordando come “il G20, prima tappa di verifica degli impegni presi all’Aquila, a cominciare dal clima, sarà anche il primo banco di prova per confermare le parole con i fatti”.

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