I nove giovani studenti torinesi in viaggio con ProgettoMondo Mlal sono rientrati lunedì dal Nicaragua. Erano partiti il 10 luglio pieni di aspettative e curiosità, e ritornano un po' a malincuore, con nuovi spunti di riflessione nella testa e una maggiore consapevolezza della realtà in cui vivono. Francesco e Stefano ci raccontano le loro ultime impressioni.
Scrive Francesco:
“Tornerò sicuramente diverso dopo questa esperienza, e consapevole del fatto che non ho mai fatto assolutamente nulla per meritarmi una vita così adagiata e distante dalla povertà.
Il nostro viaggio è giunto al termine, e non ci resta che tornare alla solita vita quotidiana di città. Ora vivremo le nostre giornate in modo diverso, o per lo meno consapevoli del fatto che la nostra vita è piena di cose futili di cui potremmo fare a meno. In questo viaggio ho conosciuto culture totalmente differenti dalla nostra così egocentrica e consumista. In Nicaragua si vive in piccole comunità di baracche fatte di legno e lamiere, in cui la solidarietà interfamiliare è necessaria per andare avanti. In Italia invece si conosce a mala pena il nome del proprio vicino di casa.
Una cosa che particolarmente mi ha colpito sono i ragazzi. La loro è un’adolescenza cortissima poiché devono subito essere pronti a diventare uomini lavorando nel campo o andando a vendere per strada, in modo da aiutare economicamente la famiglia.
Per loro la scuola è l’unico strumento possibile per risollevare se stessi e la propria famiglia dalla povertà: la scuola è un’opportunità, un investimento per il futuro, e non qualcosa di vissuto come un obbligo, come succede da noi. ProgettoMondo Mlal con i suoi vari progetti rappresenta un'ulteriore opportunità che viene offerta ai giovani. Ne è un esempio il progetto Edad de oro, attraverso il quale ragazzi di strada con un futuro fatto di violenza, delinquenza e droga, possono riscattarsi cominciando una nuova vita.
Per Stefano con lunedì si è giunti alla “fine di un fantastico viaggio, nonché preziosissima esperienza”. E racconta: “Molte sono le cose che ho potuto imparare da questa avventura, conoscendo un paese a me assolutamente estraneo. Sono venuto a contatto con una cultura, un clima e uno stile di vita completamente differenti e, soprattutto, a differenza di quanto è accaduto in viaggi passati, questa volta si è trattato di un contatto diretto con le persone, la loro cultura e le loro usanze.
Per me è stato davvero straordinario vedere come un paese economicamente così povero, sia in realtà ricco di persone straordinarie, che hanno vissuto vite incredibili e che possono vantare un carico di esperienze invidiabili. Molte sono state le persone coinvolte nello sviluppo e nella crescita di questo paese, che lavorano nei vari progetti e impegnano la loro vita per il benessere altrui. Tra tutti spicca Maria, ragazza che lavora nel progetto Edad de oro a Leon, la cui personalità ed esperienze di vita mi hanno fatto sentire inutile e insignificante: sento che lei e le altre numerose persone che abbiamo conosciuto in questi 20 giorni, saranno per me una grande fonte di ispirazione.
Un breve video sul progetto Edad De Oro, più volte citato dai ragazzi:
mercoledì 29 luglio 2009
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