La situazione in Honduras rischia di esplodere. Domani è atteso il rientro del Presidente Zelaya, destituito con un colpo di stato domenica scorsa e trasferito in Costa Rica.
Zelaya rientrerà con il Presidente d’Argentina Cristina Hernandez de Kirchner, il Presidente di Bolivia Evo Morales e il segretario dell’OSA (Organizzazione degli Stati Americani) Miguel Insulza, che si sono offerti di accompagnarlo.
Il problema non è il rientro in se stesso, ma piuttosto che ieri un tribunale penale ha emesso l'ordine di arresto nei riguardi di Zelaya, accusandolo d’abuso d’autorità e tradimento alla patria. La gente da queste parti si chiede perché, se il presidente Zelaya è accusato di crimini così gravi, non lo abbiano arrestato prima, quando era a casa sua a Tegucigalpa. Perché è stato prelevato da militari incappucciati e trasferito in Costa Rica? Ma il fatto è che si tratta di un processo per incastrare un presidente che voleva effettuare dei cambiamenti, anche se parziali, a una società rimasta ancorata a meccanismi politici degli anni '70 e '80. Tristi anni quelli per l’Honduras.
PINO DE SETA, Cooperante ProgettoMondo Mlal in Honduras
mercoledì 1 luglio 2009
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