sabato 28 luglio 2012

Marocco. Una rete per i diritti della donna

A giugno si è concluso il primo ciclo di formazione del progetto “La Forza delle Donne”, rivolto alle associazioni locali di quattro province marocchine: Beni Mellal, Khemisset, Khouribga e Meknès.
Il percorso ha fornito una visuale più ampia dei diritti umani in generale e di quelli della donna in particolare, e ha permesso ai 140 partecipanti di approfondire tematiche di forte attualità per il Marocco.
Durante i quattro atelier, organizzati da ProgettoMondo Mlal in collaborazione con Amnesty International Maroc, infatti, si è lavorato attivamente per analizzare alcuni dei testi fondamentali, come la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Convenzione per l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW), e confrontarli con la situazione della società marocchina.
Le stesse partecipanti, intervistate al termine di questa esperienza, hanno sottolineato quanto sia stato importante per loro, in quanto donne e in quanto membri della società civile, avere la possibilità di familiarizzare con argomenti e strumenti sui diritti umani, che sono spesso trascurati nei percorsi di studio e dai media locali.
È stato un vero e proprio studio per noi. Prima non sapevamo quasi nulla riguardo alla questione di genere, mentre adesso abbiamo le idee più chiare. Alla televisione, a scuola non si sente parlare molto di questi argomenti” riferisce Fatima, che ha partecipato alle formazioni di Khouribga.
Questo studio, però, non è rimasto solo un bagaglio teorico. Come ci spiegano alcune partecipanti, infatti, le discussioni e i confronti scaturiti durante gli atelier hanno portato ognuno a riflettere sulla quotidianità e sulla situazione della donna in Marocco. Hafida, di Meknès, racconta : “La formazione ha cambiato la mia visione delle cose. Guardo con attenzione quello che accade intorno a me, mi accorgo delle ingiustizie e ho voglia di agire”. Houcine di Khemisset aggiunge : “Il percorso ci ha fatto scoprire i nostri punti deboli e quelli di forza, su cui dobbiamo lavorare per arrivare all’uguaglianza tra uomo e donna”.
Ed è proprio il parere degli uomini che hanno partecipato alla formazione a rivelare l’impatto che gli atelier hanno avuto sulla vita di tutti i giorni. Dice ancora Houcine: “Io personalmente sono cambiato molto grazie alla formazione, perché mi sono reso conto che mia moglie si occupa di un’enormità di cose a casa, alle quali io non avevo prestato attenzione. Adesso cerco di aiutare in cucina o con i nostri figli, in modo da dividerci i compiti. Ho davvero cambiato abitudini”. Ahmed, di Khouribga, invece, ha trovato nuovi spunti : ”ora, anche quando sono per strada, cerco di osservare attraverso le lenti del diritto quello che mi succede intorno”.
Un altro importante risultato del ciclo di formazione proposto da ProgettoMondo Mlal consiste nella creazione di una rete associativa a livello locale, che dia più forza e capacità d’azione alla società civile. Come dice Khadija, membro di una delle associazioni che hanno partecipato alle formazioni di Khouribga, “prima agivamo singolarmente e non conoscevamo le altre associazioni attive nel nostro stesso ambito. Grazie alla formazione, ora, abbiamo costruito un network che ci permetterà di restare in contatto e di lavorare insieme”.
Alcuni partecipanti si sono anche già attivati per allargare questa rete e per condividere con la comunità locale quanto acquisito durante la formazione. È il caso dell’associazione di Scout di Khouribga che, come ci racconta Ahmed, si è già impegnata in azioni di divulgazione in altre associazioni ed enti e ha stimolato l’interesse rispetto alla formazione, tanto che Fatima, dopo aver assistito agli incontri organizzati dagli Scout, ha chiesto di poter partecipare all’ultimo atelier del ciclo di formazione.
Mehdi riesce forse a sintetizzare questo aspetto fondamentale con le sue parole : “Siamo riusciti a sincronizzarci per produrre qualcosa di nuovo. Ora possiamo concepire insieme una strategia per far sì che le nostre attività integrino sempre il punto di vista del diritto; abbiamo conoscenze e strumenti da mettere in pratica e da sperimentare sul campo”. Quindi, non solo sono state date informazioni e strumenti ai membri delle associazioni locali, ma sono state anche gettate le basi perché queste possano operare concertandosi tra di loro, ottenendo una maggiore efficacia nelle loro azioni.
Forte dei traguardi raggiunti, dell’entusiasmo e della soddisfazione dimostrati dai partecipanti, l’équipe de “La Forza delle Donne” si appresta ora a organizzare il secondo ciclo di formazione, che si terrà in autunno, per raggiungere altrettanti esiti felici e incrementare ulteriormente le capacità della società civile marocchina.

Giulia Pezzato
Casco Bianco ProgettoMondo Mlal Marocco

Nessun commento:

Posta un commento