mercoledì 4 luglio 2012

Commissione di parlamentari in visita al Centro Qalauma

Per fare visita ai giovani detenuti, in occasione dell’”Anno della non violenza contro l’infanzia e l’adolescenza” si sono ritrovati nei gironi scorsi al Centro Qalauma, a pochi chilometri dalla città di La Paz, la Rete Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza e i membri della Commissione dei Diritti Umani della Camera dei Deputati.
La commissione era composta da 8 parlamentari e da una folta rappresentanza di altre Ong e istituzioni, come Unicef, Defensoria del Pueblo e Cooperazione Italiana (UTL), delegazione della Unione Europea in Bolivia, Intervida, Regime Penitenziario, Croce Rossa Internazionales, Ministero di Giustizia. Il tema del giorno erano i diritti e i problemi che affliggono la fascia più giovane della popolazione e ascoltare direttamente le loro voci.
Dopo una breve introduzione, il momento più toccante è stato rappresentato dalla testimonianza di un giovane detenuto che, arrestato per detenzione e vendita di sostanze stupefacenti, proprio in questo carcere è riuscito ad re-integrarsi e piano piano a pensare a una nuova vita futura, tanto da decidere di regolarizzare la propria relazione affettiva e sposare, nel centro Qalauma, la madre di sua figlia.
Come è parso evidente a tutti gli intervenuti, il segreto di Qalauma non risiede solo nell’essere il primo Centro di reclusione boliviano riservato esclusivamente a ragazzi tra i 16 e i 21 anni, ma nell’essere per loro qualcosa di assolutamente innovativo in questo Paese, poiché non opera in un ottica di mera detenzione, ma lavora per la riabilitazione integrale e per il reinserimento del soggetto prima nella società civile e in seguito nel proprio nucleo familiare.
Il modello educativo a cui il programma proposto da ProgettoMondo Mlal fa riferimento è quello brasiliano, messo a punto dall’APAC (Associazione per la protezione e l’assistenza ai condannati). Fondato nel 1974, secondo questo metodo, il regime chiuso corrisponde al tempo del recupero, il semi-aperto diventa professionalizzante, l’aperto è per l’inserimento sociale.
Inaugurato nel febbraio dello scorso anno, il Centro Qalauma, si sta velocemente affermando nell’ambito giudiziario come valida alternativa alle carceri tradizionali e, a oggi, vanta ben 110 ospiti provenienti in maggioranza dalle città di la Paz e di El Alto. Entro la fine di questo anno è previsto anche un ulteriore ampliamento con una sezione riservata alla ragazze.
Ideato e finanziato da Progetto Mondo Mlal, grazie anche all’appoggio di istituzioni pubbliche (come l’Unione Europea, il nostro governo italiano) e organizzazioni private, il penitenziario si avvale di un’equipe disciplinare specializzata che lavora in maniera continuativa con i ragazzi e che garantisce un Piano giornaliero molto vario, con tantissimi laboratori per la produzione di prodotti da forno, la fabbricazione di articoli di artigianato, l’agricoltura e l’allevamento, la serigrafia. Se da una parte si cerca in questo modo di alleviare la pena, dall’altra si insegna un’arte che potrebbe contribuire al reinserimento futuro del detenuto nell’ambito lavorativo.
Proprio alla visita di queste attività è stata dedicata l’ultima parte della mattinata, dove non poteva mancare un gustoso rinfresco preparato direttamente dai ragazzi che lavorano nella panetteria!

Rosilde Brizio
Casco Bianco Bolivia
ProgettoMondo Mlal

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