
Menzioni speciali a: Izulu Lami, My secret sky, di Madoda Ncayiyiana, Sudafrica; Buried Secrets, di Raja Amari, Tunisia; Trapped dream, di Joseph Ubaka Ogochukwu, Nigeria/Senegal.
La giuria vuole inoltre premiare Thembi’, Kwezi, Chilie Bite e gli altri bambini di Izulu Lami per la bravura dimostrata, anche in considerazione della loro prima esperienza nei confronti del cinema.
Per il premio documentari, la giuria ha invece voluto dare una menzione speciale al cortometraggio Gaeenga, fou parmi les hommes, di Paul Kabré, Burkina Faso; mentre il primo premio va a Une affaire des nègres, di Osvalde Lewat, Cameroun.
Il primo premio cortometraggi va a Mon histoire: Papy, di Djo Munga, Repubblica Democratica del Congo. Menzione speciale a La Jeune femme et l’instit, di Mohamed Nadif, Marocco.
Vi è poi il premio scuole, promosso da Progettomondo Mlal. Il Festival ci ha mostrato in questi anni un Continente in movimento, spesso diverso dall'immaginario proposto dai media, e su questo anche quest’anno abbiamo voluto soffermarci. Oggi più che mai sentiamo l’esigenza di introdurre nuovi linguaggi, nuovi stimoli, nuovi messaggi. Siamo infatti in una fase di grandi cambiamenti, sospesi in situazioni in costruzione ma che meritano sicuramente di essere conosciute, esplorate, approfondite.
Cambiamenti che riguardano innanzitutto il continente africano e che troviamo riflessi sul nostro territorio, nelle nostre scuole, dietro i banchi. Le proposte cinematografiche di quest’anno hanno fortemente voluto parlare del “New”, attraversando temi importanti come i diritti dell’infanzia, le donne e la loro forza, i nuovi linguaggi e i processi sociali di trasformazione.
Notevole la partecipazione e la voglia di interrogare e interrogarsi, da parte di studenti e insegnanti, sui temi proposti dai film e i molteplici spunti di riflessione sulle tante e complesse realtà africane. Segnali forti che vogliamo raccogliere e che ci spingono a proseguire e rafforzare il lavoro che ogni anno il Festival dedica al mondo della scuola. Il film che i ragazzi in sala hanno premiato è A Season of a life di Charles Shemu Joyah (Malawi, 2008).
Il premio speciale di Nigrizia va invece a un documentario che ha saputo offrire uno sguardo su uno degli aspetti più duri dell'immigrazione. E che ha mostrato, in un lavoro durato anni, un'integrazione possibile, attraverso l'azione di una volontà collettiva: Via Anelli, di Marco Segato.
Il premio Asav (Associazione studenti africani di Verona), come per la giuria del festival, va a Sheherazade, tell me a story. Il pubblico ha invece premiato Izulu Lami.
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