lunedì 2 novembre 2009

Brasile: bambine offrono sesso per scarpe, vestiti e cellulari

Secondo una recente ricerca realizzata in Brasile sul profilo di bambine e adolescenti vittime di sfruttamento sessuale, il 65% di loro usa il denaro ricevuto in cambio di sesso per comprare oggetti come cellulari, scarpe o vestiti alla moda. Inoltre, ogni dieci bambine, tre hanno dichiarato di vendere il proprio corpo perché dipendenti da droga. Il valore medio ricevuto per ogni relazione sessuale varia da circa R$ 37 a R$ 10.
Questi risultati sono stati presentati dall'istituto WCF-Brasil (Childhood), un’entità internazionale che lotta contro lo sfruttamento infantile. Alcune istituzioni specializzate in violenza contro i minori hanno eseguito la ricerca con l’appoggio di psicologi, studiando 66 casi contro bambine e 3 casi di bambini dai 10 ai 17 anni.

Il coordinatore dello studio e psicologo dell’Università Federale di Sergipe Elder Cerqueira Santos, ha dichiarato che "la ricerca, diversamente da quello che si immagina, dimostra che non si tratta di bambine in situazione di miseria assoluta, al punto da avere relazioni sessuale in cambio di cibo. La motivazione principale sono invece i beni di consumo”. Questa situazione esiste in tutti gli otto Stati in cui si è svolta la ricerca: Parà, Sergipe, Rio Grande do Norte, Piauí, Bahia, São Paulo, Mato Grosso e Rio Grande do Sul.
Un altro dato che compone il quadro di sfruttamento è l'uso di sostanze chimiche. Gli indici di uso tra le ragazze accompagnate dai ricercatori sono più alti dei padroni di consumo della popolazione della stessa età (4%): ben l´88% afferma di usare alcool e il 36% marijuana.
Più della metà delle bambine coinvolte nel mercato dello sfruttamento sessuale infantile (52%), ha affermato che avere relazioni sessuali in cambio di soldi è stata una possibilità “presentata” da amiche. Solo il 38% ha citato lo sfruttatore come una persona al di fuori del gruppo di amicizie e l’ 88% ha una famiglia anche se destrutturata.
Fonte delle notizie: giornale “O Estado de S. Paulo

FRANCESCA MENEGON, cooperante ProgettoMondo Mlal in Brasile per il progetto "La strada delle bambine"

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