mercoledì 2 marzo 2011

HAITI, DAL CUORE DELLA SOCIETA’ CIVILE

Il 12 gennaio 2010 è diventata per Haiti una data spartiacque. Chi conosceva il Paese prima, non potrà più dimenticare quel giorno. E chi non aveva conosciuto Haiti fino ad allora, difficilmente potrà (ri)conoscerlo oggi.
Nonostante abbia occupato le prime pagine per settimane, nonostante tra i rappresentanti dei mass media internazionali sino pochi a non esserci ancora stati, Haiti rimane un Paese sconosciuto a tutti, e totalmente diverso da qualsiasi altro. Non è America latina e non è Africa.
La cultura haitiana può definirsi afro-caraibica ma è assolutamente unica. Una cultura che tra l’altro ha dato origine alla corrente letteraria del “realismo meraviglioso”, a espressioni pittoriche e musicali del tutto originali.
Questo pezzo di isola, grande poco più di una regione italiana, ha in realtà vissuto una straordinaria storia di movimenti sociali e il tentativo, partecipato da tutta la popolazione, di costruire il proprio destino. Una storia diventata esempio per la società civile di altri Paesi.
Eppure, terremoto e colera a parte, cosa ne sappiamo oggi dei movimenti sociali haitiani? E di come si stiano muovendo il movimento contadino, il movimento femminista e quello operaio? O ancora: come stiano reagendo i partiti politici, le associazioni, le organizzazioni per la difesa dei diritti umani, o la Chiesa di base.
Chiare e inequivocabili, dunque, sono queste le motivazioni che hanno spinto Marco Bello e Alessandro Demarchi a scrivere un libro sull’Haiti di oggi: “Sui mass media italiani (ma anche stranieri), a parte rare eccezioni, non è stato mai presentato il punto di vista degli haitiani di fronte alla tragedia del 12 gennaio. Le testimonianze erano sempre quelle del cooperante, del funzionario delle Nazioni Unite o del missionario. E noi – scrive Bello - abbiamo voluto invertire questo schema”.
Con una prefazione firmata da Maurizio Chierici (“La scommessa è ricostruire nel pozzo nero di Haiti una società civile in grado di manifestarsi senza piangere la carità”), “Haiti, l’innocenza violata” - Infinito Editore, 177 pagg. 13 €- ci regala una carrellata di testimonianze e interviste autorevoli, raccolte dai due autori direttamente nel cuore della società civile, e mandate in stampa per il primo anniversario del terremoto che ha sconvolto, per l’ennesima volta, passato e futuro del Paese.
Come si legge nel frontespizio, il libro vuole essere un omaggio “al popolo haitiano e alla sua lotta per una vera indipendenza” perché, ed è anche l’invito di Chierici, si possa “riammettere gli haitiani al mondo” per “progettare insieme la repubblica della dignità”.
Il libro, patrocinato da Cisv, Associazione migranti Haititalia e l’Ong veronese ProgettoMondo Mlal, che ad Haiti è impegnata da più di 10 anni con progetti di cooperazione allo sviluppo e oggi anche di ricostruzione post terremoto, sarà presentato alla cittadinanza dai suoi due giovani autori:

SABATO 5 MARZO 2011
A VERONA
alle 18.30
SALA CUM DEL CENTRO MONSIGNOR CARRARO
Lungadige Attiraglio 45

Infinito Edizioni
“HAITI, L’INNOCENZA VIOLATA. CHI STA RUBANDO IL FUTURO DEL PAESE?”
di Marco Bello e Alessandro Demarchi

I proventi raccolti dalla vendita del libro contribuiranno a finanziare le iniziative ProgettoMondo Mlal-Cisv ad Haiti.

per saperne di più: wwww.progettomondomlal.org – sostegno@mlal.org

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