
Nel luglio del 2009 il governo provvisorio aveva oscurato il segnale della Cholusat Sur, una delle due televisioni indipendenti del Paese, per impedire venisse criticata la mancata e distorta informazione che imponeva il “presidente” Micheletti.
Ieri, 30 marzo 2011, ci riprova, questa volta spegnendo direttamente la luce e disattivando le linee telefoniche e internet. Per buona parte della giornata il Paese non ha potuto né comunicare né seguire ciò che stava accadendo giù nelle strade.
Ci sono state grandi manifestazioni di insegnanti, studenti e del Frente de la Resistencia. Proprio adesso sono tornate in funzione sia luce che canali di comunicazione e un po’ alla volta si scopre che la rivolta ha portato a scontri e al solito amaro bollettino di manifestanti feriti.
Ha aggravato la situazione il fatto che a questa manifestazione civile, già in programma in molti dipartimenti del Paese, si è aggiunta quella dei docenti e quindi forse ha preso dimensioni più ampie, inaspettate.
Ci ferisce che nessuno si occupi dell'Honduras in questo momento. E l’unica cosa che possiamo fare è sperare che la situazione si tranquillizzi. Il grave è che, come spesso abbiamo visto, si calmerà solo con l'uso dell'esercito!
equipe ProgettoMondo Mlal Honduras
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