martedì 2 agosto 2011

Volti indigeni e prodotti locali per la conclusione di “Vita Campesina”

Piccoli produttori, artigiani tessili e responsabili di centri per il turismo comunitario. Sono loro i protagonisti della giornata che si è svolta la settimana scorsa a La Paz a conclusione del programma di cooperazione allo sviluppo “Vita Campesina” finalizzato alla promozione di opportunità economiche, produttive e sociali in Bolivia. Giovedì scorso, infatti, sono arrivati in molti e da varie parti del paese per chiudere il cerchio dei tre anni e mezzo di lavoro svolto tra le valli di Cochabamba, gli altopiani di Oruro e le valli temprate di Potosi, e il progetto, iniziato nel 2008, si è concluso proprio nello stesso luogo in cui, più di tre anni fa, si era svolta la cerimonia di inaugurazione: nei saloni della Vicepresidenza dello Stato Plurinazionale di Bolivia, a La Paz.
Il salone gremito ha assunto il colore dei volti dei popoli indigeni della Bolivia multietnica e nel tavolo delle rappresentanze si sono seduti anche due rappresentanti dell’Unione Europea in Bolivia Ivo Hoefkens, per la sezione della cooperazione economica e linee tematiche, e Monica Rodriguez, ufficiale di programma della delegazione. Con loro, insieme ai rappresentanti di ProgettoMondo Mlal, anche uno del PNUD, due rappresentanti del viceministero del commercio estero e, naturalmente, il partner con cui la nostra organizzazione ha lavorato per tre instancabili anni: CIOEC Bolivia, il coordinamento nazionale di tutti i produttori presenti in sala.
Di fronte a loro, un tavolo colmo di tutti i prodotti realizzati durante gli anni del progetto ha testimoniato l’arduo ma efficace lavoro portato avanti con sapienza dai responsabili delle filiere produttive. Prodotti pronti a dimostrare alle stesse organizzazioni e al paese l’importanza della sovranità alimentare e le innumerevoli potenzialità dei diversi ecosistemi presenti in Bolivia.
Sullo sfondo lo standard del “Marchio Sociale”, risultato di cui ProgettoMondo Mlal va orgoglioso: da oggi tutte le organizzazioni che soddisfano determinati parametri potranno esibire i loro prodotti con questo marchio che garantisce al consumatore la qualità “sociale”, oltre che nutrizionale, della merce proposta. Una sorta di Fairtrade-TransFair per la Bolivia.
Nella presentazione del fine progetto, alcuni dei relatori ne hanno esposto i punti in cui si è articolato in questi anni, sottolineando che tutti i tecnici e i responsabili delle organizzazioni hanno puntato a risultati concreti e tangibili, come quelli di poter accedere al programma governativo che distribuisce un paniere di prodotti alle madri lattanti e ai bambini da 0 a 5 anni, ma anche la partecipazione ai bandi delle merende scolastiche e la possibilità di partecipare alle innumerevoli fiere organizzate su tutto il territorio del paese nei diversi momenti dell’anno.
Un altro tangibile risultato è stata la presentazione del libro che dà organicità a 6 anni di esperienza della Scuola Nazionale di Leader di CIOEC.
La suggestiva cerimonia si è conclusa con un brindisi all’insegna del vino prodotto da un’organizzazione del progetto e con la degustazione dei vari spuntini nati in seno alle azioni implementate.

ANNA MARIA ALLIOD, responsabile ProgettoMondo Mlal Bolivia

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