venerdì 12 agosto 2011

In Guatemala per il diritto alla salute

In Guatemala il diritto alla salute non è affatto scontato e, di conseguenza, in pochi possono vantare una buona salute. Il paese registra un amaro primato, il maggior tasso di denutrizione cronica di tutto il continente sudamericano e, come spesso accade, le fasce più colpite sono le donne e i loro bambini. Ecco perché il Centro di Salute realizzato al centro Monte Cristo, dove ProgettoMondo Mlal ha in fase di realizzazione il programma “Edad De Oro”, è uno spazio strategico e fondamentale per tenere sotto controllo salute e crescita di bambini e adolescenti, e quindi delle famiglie di ben 51 comunità della regione di Chimaltenango.
Nelle zone rurali che popolano la regione di Chimaltenango si registra una totale mancanza di assistenza sanitaria e quindi la disponibilità del Centro a fornire medicinali e a monitorare periodicamente le condizioni sanitarie degli abitanti risulta fondamentale.
In particolare, in questi contesti si assiste a una diffidenza generalizzata nei confronti delle strutture sanitarie, sicuramente a causa della scarsa conoscenza della materia e della difficoltà di accesso alle cure mediche di base. Motivi economici, ma non solo: anche questione di mentalità, scarsa sensibilità e attitudine al tema salute.
Lo scorso marzo io stesso ho accompagnato l’equipe del Centro Monte Cristo al paesino limitrofo di Paxorotot per una giornata dedicata a visite mediche gratuite, offerte dalla cooperativa Kato Ki.
Allo sportello sanitario si sono presentate un’ottantina di persone, per grande maggioranza adulti, con una leggera delusione da parte dello staff medico che si aspettava invece una maggior partecipazione dei bambini.
Secondo l’ordine di arrivo, le persone sono state registrate allo sportello e poi visitate dall’infermiera del centro che ha preso nota di età, altezze, pesi, frequenze cardiache e pressione. In seguito i pazienti sono stati sottoposti a una visita più approfondita con uno dei tre dottori presenti – due del centro Monte Cristo e un altro della zona – e infine invitati a ritirare i rispettivi farmaci, anche questi registrati in uscita.
Le visite sono state intense, dalle 9.30 fino alle 16, con mezz’ora di pausa pranzo. I medici hanno riscontrato negli adulti problemi gastrici, articolari e dermatologici (questi ultimi legati all’esposizione ai fertilizzanti usati nei campi). Nei bambini problemi respiratori e infezioni intestinali, dovute sicuramente alle condizioni igieniche non ottimali. Importante da segnalare che a molte mamme in allattamento sono state date vitamine perché presentavano un alto tasso di denutrizione. Una mamma, per fortuna unico caso, aveva addirittura perso i denti per mancanza di calcio. Altro problema riscontrato nella zona attribuibile al problema alimentare è l’alto numero di aborti naturali che spesso porta a profonde infezioni. Sono infatti rare le donne che in seguito all’aborto si recano in ospedale per farsi curare.

Edoardo Buonerba
Casco Bianco ProgettoMondo Mlal in Guatemala

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