Il Congresso Nazionale dell’Honduras ha approvato una riforma costituzionale che permette la fondazione di Charter Cities sul territorio nazionale. Di cosa si tratta?
Le charter cities sono un modello di città proposto dall'economista nord americano Paul Romer per creare zone di sviluppo in paesi considerati arretrati e i cui elementi base sono la presenza di una porzione di territorio disabitato messo a disposizione da uno stato ospitante, una carta che specifichi le regole che governeranno la nuova città e la libertà per i futuri residenti investitori di muoversi dentro e fuori la città. Ogni charter city necessità di una o varie nazioni che interpretino tre distinti ruoli: la nazione ospitante provvede la terra, la nazione risorsa provvede la mano d'opera e la nazione o le nazioni garante assicurano che la carta sia rispettata.
In Honduras i deputati si sono pronunciati con 126 voti a favore, 1 voto contrario e un astenuto, per modificare gli articoli 304 e 329 della costituzione. Nel primo caso si tratta di creare un potere giudiziale parallelo, con leggi diverse da quelle nazionali valide all'interno delle Regiones Especiales de Desarrollo, ossia le Regioni Speciali di Sviluppo, come vengono chiamate le charter cities in Honduras. I tribunali “paralleli”, saranno composti da giudici nominati dalle autorità delle RED e approvati dal Congresso Nazionale con una maggioranza di 2/3 del totale.
Il secondo articolo modificato sancisce invece che “il governo promuove lo sviluppo integrale, tanto economico come sociale, tramite una pianificazione strategica. La legge regolerà il sistema e i processi di pianificazione con la partecipazione dei Poteri dello Stato e le organizzazioni politiche economiche e sociali. […] I piani di sviluppo integrale e i programmi incorporati nei medesimi saranno considerati obbligatori per i governi successivi”. Nello stesso articolo vengono definite le RED e le norme generali che le regolano. “I sistemi che verranno creati nelle RED dovranno essere fissati tramite uno Statuto Costituzionale approvato dal Congresso Nazionale con una maggioranza qualificata di 2/3 del totale. Una volta promulgato, questo Statuto Costituzionale potrà essere modificato, riformato, interpretato o derogato soltanto con la medesima maggioranza indicata precedentemente e posteriormente all'approvazione tramite referendum dei cittadini della charter city”. Inoltre la modifica al 329 recita cosi: “Le RED […] possono firmare trattati e convegni internazionali riguardanti il commercio e la cooperazione […]”.
Sul sito internet del Congresso Nazionale della Repubblica dell’Honduras è stato pubblicato un interessante articolo che riportata i benefici e le ragioni che giustificano l'incorporazione delle charter cities sul territorio nazionale. Il beneficio principale è indicato nella creazione di migliaia di posti di lavoro di ogni tipo, ma non si parla né di tutele né di diritti dei lavoratori. Si parla anche della creazione di grandi infrastrutture che porteranno il paese ad avere un ruolo centrale nella regione, ma non si fa riferimento ad alcun piano o normativa di tutela medio ambientale o della regolamentazione di questo sviluppo infrastrutturale. Tra gli altri benefici, a detta del governo, ci sarà un “abbattimento drastico degli indicatori riguardanti salute, educazione, sicurezza pubblica e sociale”. Attualmente in Honduras ci sono gravi problemi legati alla violenza, alla miseria e alla denutrizione inoltre, e il paese occupa il quarto posto in quanto a corruzione. La modifica della costituzione e l'adozione del modello charter city per il governo è giustificata da dati oggettivi come la migrazione che ogni anno porta 75mila honduregni negli Stati uniti d’America, e la necessità di creare 200mila posto di lavoro all’anno pur non riuscendo a crearne nemmeno la metà, oltre a quella di proteggere l'economia dalle oscillazioni politiche.
Secondo il teorizzatore la charter city contribuirebbe a creare un modello virtuoso che impulserebbe il governo a migliorare le condizioni generali del paese, anche rispetto alla corruzione delle istituzioni. In un paese dove le disparità sociali sono già a un livello altissimo, la creazione di un enclave privilegiata porterà veramente questi effetti positivi, oppure contribuirà ad aumentare le disparità sociali?
A detta del nuovo documento un modello simile a quello “feudale” governato da grandi corporazioni o da stati esteri diventerà l'occasione per l’Honduras di scrivere la storia del XXI secolo e risolvere tutti i problemi legati a salute, educazione, sicurezza e corruzione, riportando un barlume di speranza per le migliaia di migranti che ogni anno partono alla ricerca di una vita migliore.
Mitia Xavier Aranda Faieta
Casco Bianco Centroamerica
ProgettoMondo Mlal
giovedì 30 giugno 2011
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