martedì 14 giugno 2011

Epidemologia comunitaria, un parolone che vuol dire confronto

Quando ho sentito per la prima volta l’espressione ‘epidemiologia comunitaria’ ho sgranato gli occhi e nonostante i tentativi di spiegazione che mi venivano offerti, era davvero difficile afferrarne il senso.
A due mesi dal mio arrivo in Burkina e dopo aver seguito Salimata, Rosalie, Bouma e le altre persone che lavorano per il progetto “Sentieri della salute”, ho scoperto che in realtà, quell’espressione sconosciuta altro non indica che confronto e condivisione: riconoscere e farsi carico a livello di comunità di problemi che non necessariamente coinvolgono tutti i suoi membri. ProgettoMondo Mlal ha utilizzato questo tipo di approccio per sensibilizzare le popolazioni su importanti temi sanitari quali la vaccinazione, la corretta alimentazione e la salute materno-infantile.
Ho avuto modo di partecipare a un incontro comunitario sulle vaccinazioni, e quello che ho potuto vedere e apprezzare è stato il fatto che gli infermieri con cui ho avuto a che fare indirizzavano la conversazione, lasciando poi che fosse la popolazione stessa del villaggio a interrogarsi su quali siano i problemi che impediscono il rispetto del ciclo corretto di vaccinazioni per i bambini dagli 0 agli 11 mesi. La stessa dinamica c’è stata per la ricerca delle soluzioni: gli infermieri hanno dato degli input, ma è stata la popolazione a porre il confronto, a farsi carico unitariamente delle difficoltà e a scegliere quali strumenti utilizzare per arginarle e superarle.
Molto interessante è stato anche conoscere il bilancio finale delle attività svolte durante il triennio 2008-2010. L’occasione si è avuta con l’ultimo Comité de Pilotage del Progetto An Ka Here So (Sentieri della salute): il progetto è terminato il 31 dicembre 2010, ma ha ottenuto un prolungamento di altri sei mesi, permettendo di sistematizzare e consolidare le buone pratiche avviate durante il triennio.
Lo staff di ProgettoMondo Mlal ha incontrato i diversi partner (i rappresentanti di alcuni centri di salute coinvolti e delle associazioni che hanno realizzato le attività di alfabetizzazione) il direttore del programma di vaccinazione, i direttori regionali sanitari di Cascades e Hauts-Bassins e i medici responsabili dei distretti sanitari coinvolti.
Il progetto ha toccato 4 distretti –Dafra, Karangasso Viguè, Banfora e Mangodara- per un totale di 16 centri di salute, contando circa 300mila utenti che hanno potuto beneficiare di tali centri in maniera più o meno diretta.
Le attività di alfabetizzazione hanno permesso di formare 260 persone sull’approccio all’epidemiologia comunitaria, 260 sul controllo comunitario del ciclo di vaccinazioni, 253 sulla malnutrizione, 139 animatrici comunitarie, responsabili delle cellule di educazione nutrizionale e 27 giovani incaricati di gestire i ‘tèlècentres’, cioè i telefoni comunitari. Per quanto riguarda le attività generatrici di reddito, il bilancio è di 206 beneficiari e circa 35.910 euro accreditati: di questi 32.783 sono già stati restituiti e 2.971 sono in via di restituzione.
Numerosi sono stati gli apprezzamenti, provenienti soprattutto dal direttore del programma nazionale di vaccinazione, che ha riconosciuto la puntualità di ProgettoMondo Mlal nella programmazione, realizzazione e gestione delle attività e l’importanza dell’approccio comunitario come veicolo di sensibilizzazione ed educazione delle popolazioni, che ha permesso inoltre di avere un censimento più preciso della popolazione tra gli 0 e i 5 anni e dunque di stimare e utilizzare al meglio le risorse disponibili, nonché di ridurre il tasso di abbandono del ciclo di vaccinazioni dei bambini da 0 a 11 mesi e di promuovere il rispetto più puntuale del calendario vaccinale stesso.

Luisa Gelain
Casco Bianco Burkina Faso

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