venerdì 5 marzo 2010

Un quaderno per ricostruire

Papà prende la posta dalla buca delle lettere. Tira fuori una busta dalla tasca del suo vestito e dice: “Scoprite chi ci scrive?” Un esercizio di lingua, forse un dettato, come i tanti che i nostri bambini ogni giorno si trovano a svolgere. E a scriverlo è stato un piccolo studente di Léogane, proprio nel giorno in cui lo stesso quaderno ha smesso di essere usato. La data, su in cima, con a fianco la scritta “Gesù vive”, è infatti quella del 12 gennaio, giorno del terribile terremoto che ha devastato l’isola.
Riemerso tra i banchi di un scuola andata distrutta a Léogane e fotografato dal nostro cooperante Nicolas Derenne durante un giro di perlustrazione nelle zone in cui eravamo presenti con il progetto “Piatto di Sicurezza”, questo piccolo documento ci ricorda ancora una volta l’urgenza di ricostruire le scuole, le classi, i banchi e le sedie in cui i bambini di Haiti possano tornare a crescere e a riappropriarsi di un briciolo della quotidianità perduta.



Martedì 12 gennaio 2010 - Gesù vive

Papà prende la posta dalla buca delle lettere. Tira fuori una busta dalla tasca del suo vestito e dice: “Scoprite chi ci scrive?”
“È zio Reb” dice Remi.
“È zia Simona” dice Lea.
“È stato Remi a indovinare - dice papà - Zio Reb ci i invita da lui venerdì”.
“Formidabile!” esclama Lea. “Come ci andiamo dallo zio?”
“Quando saremo là, papà, posso andare a vedere le selle?” domanda Sandra.
“E io vorrei visitare la città, e fare spese insieme a mamma”. Dice Remi.
“Molto bene molto bene”, dice papà.
Per leggere tanto Remi legge la lettera. Apre la busta, e poi la lettera che è al rovescio. La raddrizza e poi legge.

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