venerdì 29 novembre 2013

Un viaggio fotografico nel Brasile di Casa Encantada

Siamo state in Brasile a settembre di quest’anno, a Salvador de Bahia, la capitale dello stato di Bahia. Viaggiamo spesso in maniera indipendente, ma per un’esperienza dall’altra parte del mondo, questa volta ci siamo affidate a una proposta di turismo responsabile e siamo state ospiti per 17 giorni nella Casa Encantada di ProgettoMondo Mlal, gestita da Maria e Loris.
Prima di partire abbiamo scelto di trascorrere l’intero periodo che avevamo a disposizione a Salvador e dintorni senza spostarci nelle altre città piu o meno famose del Brasile in modo da poter conoscere questa città e questa cultura in maniera approfondita e non soltanto affidandoci alle classiche visite fugaci nei luoghi più turistici.
Il Brasile è un paese dalle mille sfumature di colori, suoni, profumi e sapori ma anche un mondo colmo di tradizioni e culture differenti e paesaggi diversi. È un luogo dove abbiamo deciso di entrare in punta di piedi e nel modo piu genuino possibile. Per fare ciò ci siamo affidati alla professionalità e alla gentilezza di Loris e Maria che ci hanno ospitate alla Casa Encantada. Padroni di casa che vivono a Salvador ormai da più di 10 anni, brasiliani di adozione che si occupano di seguire da vicino i vari progetti che abbiamo visitato nel corso della nostra permanenza.
Per la nostra vacanza a Salvador, le guide Loris e Maria ci hanno proposto diverse uscite accompagnate per conoscere la città e dintorni e per visitare i progetti per cui lavorano. Con loro abbiamo trascorso la prima settimana, per il resto del tempo siamo rimaste indipendenti ma sempre potendo contare sulle informazioni soprattutto di Maria, efficiente e precisa su come raggiungere qualsiasi punto della città e soprattutto non dimenticheremo facilmente le sue buonissime colazioni a base di frutta, torte, marmellate e ovviamente cafezinho! Grazie a Maria abbiamo sempre iniziato le giornate bahiane con gusto.
Le proposte di escursioni conprendevano la visita alla città di Salvador dove Loris è stato la nostra guida, dal centro storico al Mercato Modelo, il mercato centrale molto turistico, dai barettini caratteristici dove abbiamo pranzato ovviamente cucina bahiana, all’escursione alla bellissima isola di Itaparica passando per i banchi della Feria di Sao Joaquim, un luogo questo che è rimasto nella nostra memoria per la sua atmosfera di mercato di quartiere dove tra gli spazi stretti tra un banco di carni e uno di havaianas si possono incontrare innumerevoli tipi di frutta ma anche carne e oggetti vari, strumenti musicali fatti a mano e ... la signora bahiana che passa tra la gente con un termos caldo e sorridendo a tutti vende bicchierini di cafezihno!
Con Loris abbiamo avuto anche il nostro primo incontro con il famoso Pelorinho (dove siamo poi tornate in maniera indipendente con gli autobus di città). Di sera abbiamo trovato un’atmosfera di musica e percussioni che è tipica di Salvador, ma è di giorno che ci si rende conto da quanti colori si è circondati..non fosse altro che per le facciate color pastello e i milioni di nastrini legati all’esterno e all’interno della chiesa del Bonfim.
Ma il pelorinho non è solo colori e musica, la collina di Salvador è prima di tutto il ricordo della schiavitù, la parola Pelorihno indica infatti la colonna dove venivano pubblicamente puniti gli schiavi nel periodo della tratta di uomini dall'Africa.
Con Loris abbiamo conosciuto il Pelorinho sotto vari punti di vista: quello turistico con la visita nelle botteghe più interessanti, quello artistico/culturale con la visita alle numerose chiese portoghesi del centro e da un punto di vista musicale, con il concerto di Jeronimo, uno dei personaggiu più importanti dell'ambiente musicale della città e protagonista in una location imperdibile: la ripida scalinata di una delle chiese del centro che fa da platea al colorito gruppo di musicisti disposti in fondo alla scalinata! inutile dire che il divertimento è assicurato!
Per chi ama Jorge Amado, in cima al Pelorinho c'è la Fundacao Jorge Amado, un museo a lui dedicato, e di fianco alla grande casa azzurra che ospita il museo c'è il numero 68 di rua Pelorinho, la palazzina dove è ambientato il romanzo “Sudore” dello stessso Amado.
Dopo il primo incontro con la città, abbiamo avuto il piacere di partecipare e conoscere da vicino le attività che caratterizzano i progetti a cui Maria e Loris si dedicano da anni. In tre giorni abbiamo conosciuto 3 realtà, il progetto musicale, il progetto scolastico e il progetto agricolo.
Nomino è in percussionista bahiano con esperienze di lavoro anche in Europa ma qualche anno fa gli è stata data la possibilità di diventare educatore e adesso insieme a Loris si dedica al progetto di laboratorio di percussioni nel quartiere Uruguay.
Abbiamo conosciuto Nomino e i suoi ragazzi, un bel gruppo che ha deciso di abbandonare il disagio della strada e con l'aiuto e il supporto dell'educatore e di Casa Encantada sta cercando di trovare nella musica una alternativa di vita. Ballerini cantanti e percussionisti che accolgono gli ospiti in una semplice stanza dove puoi farti trascinare dalla loro musica.
La struttura Casa do Sol è invece una scuola gestita da volontari che si occupano di bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni i quali vivono quotidianamente situazioni di disagio sociale sia in casa che in strada in quanto abitano in quartieri dove le uniche attività possibili sono legate alla droga e alla malavita. Alla Casa do Sol vengono date altre possibilità di crescita e convivenza sociale.
Un altro progetto che ci ha fatto molto piacere visitare è legato alla storia di una comunità rurale e la riforma agraria in Brasile. Le famiglie del Movimento Sem Terra e il suo portavoce ci hanno accolto nel loro mondo, mostrandoci come la natura e il contatto con essa è ancora molto importante nella vita dell'uomo e per la vita dell'uomo. Al'interno della comunità ci sono anche esempi esemplari di come un viaggiatore che passa da Casa Encantada possa dare il proprio contributo alla crescita e allo sviluppo dei progetti che visita: un esempio su tutti è la pompa dell'acqua che la comunità ha ricevuto da un'azienda italiana. Un aiuto che ha cambiato in meglio la quotidianità delle famiglie. La comunità che abbiamo conosciuto si trova a pochi chilometri da Santo Amaro (che abbiamo visitato con Loris), la città di Caetano Veloso e Maria Bethania.
Per chi ama gli animali e in particolare le tartarughe marine, a qualche decina di km da Salvador c'è un centro chiamato Tamar che si occupa del recupero e della cura delle principali razze di tartarughe marine. L'interesse di Loris per tutto ciò che è natura ci ha portate a visitare il Progetto Tamar. La visita si è rivelata un piacevole studio su come vengono protette queste bellissime specie animali in America Latina e in particolare in Brasile ed è stato interessante poterle vedere da vicino.
La nostra esperienza a Casa Encantada è stata decisamente positiva, è stato come andare a trovare una coppia di amici che vive lì da tempo e questo ci ha permesso di vedere Salvador sotto vari punti di vista, non soltanto quello classico del turista alla ricerca di souvenir.
Esperienza da consigliare a qualsiasi tipo di viaggiatore, a chiunque abbia intenzione di fare un viaggio all’insegna del contatto vero con il Brasile e la cultura Bahiana, nel rispetto del luogo e della popolazione che ospita e lasciandosi guidare da chi Salvador la conosce ormai molto bene e si dedica con passione al proprio lavoro.




Alessia Di Bartolomeo
grawphotos.wix.com/photos

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