venerdì 30 novembre 2012

Bambini e movimenti sociali. Un evento in Colombia per ripensare e condividere ruoli


Unire le esperienze dei piccoli lavoratori a quelle dell’infanzia organizzata in generale per ripensare il ruolo dei movimenti sociali di bambini e adolescenti. Questo l’obiettivo dell’incontro internazionale avviato il 27 novembre a Bogotà e battezzato con il titolo “Trasformiamo i nostri contesti a partire dalla partecipazione organizzata”.
L’incontro è stato organizzato dal progetto “Il mestiere di crescere” in collaborazione con il Molacnat’s (movimento latinoamericano di bambine, bambini ed adolescenti lavoratori) con l’idea di riunire giovani provenienti da differenti paesi Latinoamericani: Argentina, Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù, Paraguay, Venezuela e Messico per confrontare esperienze di partecipazione delle organizzazioni e movimenti presenti, analizzare la situazione delle politiche dell’infanzia nei vari paesi e pensare insieme strategie di incidenza politica.
L’evento, che durerà sino al 6 dicembre, è il frutto di mesi di lavoro congiunto tra diverse organizzazioni con l’idea appunto di unire esperienze non solo dell’infanzia lavoratrice, ma anche di altre esperienze di infanzia organizzata (come è quella nelle scuole) tramite momenti di lavoro sia interni che pubblici, per aprire il tema della partecipazione infantile al mondo accademico e ai funzionari pubblici.
Realtà, queste, entrambe importanti per permettere un coinvolgimento dei minori in spazi municipali di decisione e per supportare con fondamenti teorici e accademici questa idea del protagonismo (o meglio co-protagonismo grazie al lavoro con i collaboratori) dei bambini e adolescenti organizzati.
Dopo una prima giornata di presentazione all’Universidad Externado di Bogotá, ora si stanno svolgendo le giornate di lavoro interno in cui si riflette su 4 aspetti fondamentali: incidenza politica, lavoro, salute ed educazione. Non mancano però momenti di divertimento, come partite di calcio sotto forti piogge colombiane o notti culturali in cui ogni paese presenta balli, abiti e cibi tipici per farli conoscere agli altri. L’intercambio poi, va oltre i momenti organizzati dell’incontro, per conoscersi durante i pasti o i momenti di riposo in cui i ragazzi continuano a scoprirsi. Vedere a un tavolo una bambina messicana, un bambino boliviano e una collaboratrice colombiana è l’immagine che meglio rappresenta il senso più profondo di questo evento e tutto quello che significa per il presente ma soprattutto per il futuro dei giovani che vi partecipano.

Giulia Valania
Casco Bianco ProgettoMondo Mlal Perù

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