
Beneficiari diretti di questo nuovo intervento che va ad aggiungersi agli altri tre Progetti in via di realizzazione (Scuole per la Rinascita, Piatto di Sicurezza, Viva Haiti) saranno circa 75.000 residenti delle aree rurali, estremamente povere e caratterizzate da elevati livelli di degrado delle risorse naturali e da una costante perdita del potenziale produttivo dei suoli.
Tre sono le iniziative su cui lavoreremo nei prossimi anni: innanzitutto è in programma un intervento sulla filiera bosco-legno-energia, attraverso campagne di sensibilizzazione e formazione delle comunità di base, mirate alla gestione del bosco, all’utilizzo della legna e, dunque, a una più efficace trasformazione della legna in carbone, attività che purtroppo costituisce una delle poche attività fonte di reddito per gli haitiani. Quindi il Progetto punterà a facilitare l’accesso, privato e pubblico, all’energia elettrica, in particolare fotovoltaica, grazie anche all’attivazione di un sistema di microcredito. Infine, in quest’area centrale del Paese, verranno sperimentate tecnologie utili a migliorare le condizioni di vita della popolazione, promuovere la purificazione dell’acqua attraverso i raggi UV, recuperare energia dagli scarti di produzione agricola, introdurre l’utilizzo di cucine migliorate per ridurre in cucina l’utilizzo di legno e carbone, costruire piccoli Centri comunitari illuminati, elettrificare 5 scuole e 2 Centri di salute comunitari.

Anche noi come abbiamo deciso di stabilirci qui a Papaye. E la casa in cui viviamo rappresenta proprio il modello che il Progetto Nuove Energie vorrebbe proporre a livello domestico, ovvero un’abitazione con un accesso duraturo, ed economicamente sostenibile, all’energia elettrica e con una drastica riduzione nell’utilizzo di legno e carbonella in cucina.
Nella nostra nuova casa un pannello solare fotovoltaico garantisce l’approvvigionamento elettrico minimo indispensabile (permette cioè il funzionamento di lampadine e piccoli elettrodomestici), e, nel caso che le batterie siano completamento scariche, abbiamo una lampada solare che garantisce illuminazione per un paio d’ore.

Consapevoli che, almeno per ora, la cucina a gas costituisce un bene al di sopra delle risorse economiche delle famiglie locali, si è pensato di introdurre nell’uso quotidiano la cucina migliorata che permette di “risparmiare” legno e carbone. L’accesso ai sistemi fotovoltaici e alle cucine migliorate avviene infine grazie a nuove opportunità di accedere a sistemi di microcredito.
Tutte soluzioni che, come le altre tecnologie proposte, si basano su tre criteri essenziali, tecnologie appropriate, compatibilità ambientale e compatibilità socioculturale.
Michele Magon
capoprogetto Nuove Energie
ProgettoMondo Mlal Haiti
Nessun commento:
Posta un commento