Sostenere la causa di Haiti, appoggiando l'urgente rifondazione dello Stato locale, e puntando sulla formazione, specie dei più piccoli. Un messaggio diretto e chiaro quello che arriva da Suzy Castor, intellettuale storica haitiana, appassionata protagonista della vita politica del Paese, che ha alle spalle anche l’esperienza dell’esilio a cui, ai tempi della dittatura di Francois Duvalier, era stato condannato, il marito ex deputato, Gérard Pierre Charles.
La Castor – direttrice del Centre de recherche et de formation économique et sociale pour le développement (Cresfed), partner di ProgettoMondo Mlal ad Haiti – è in Italia in questi giorni ospite della nostra ong, per partecipare ad alcuni incontri pubblici e privati organizzati in diverse città. In particolare il 13 e 14 sarà a Sassari per un seminario internazionale proprio sulla realtà haitiana. Dopo un incontro di ieri con il Consiglio regionale in Piemonte, Suy Castor è passata oggi a Verona per incontrare i consiglieri comunali del Pd (insieme a una delegazione del Consiglio Regionale del Veneto guidata dal vicepresidente Franco Bonfante) e, in serata, la Comunità di Emmaus che sulla ricostruzione di 4 scuole ad Haiti ha mobilitato tutte le sue comunità a livello nazionale in una preziosa opera di raccolta fondi.
L’occasione di avere un personaggio di questo calibro a Verona è particolarmente preziosa proprio oggi che, spenti i riflettori sulla scena delle rovine, il Paese Haiti e il suo popolo sono tornati nell’ombra a cui già li aveva condannati la Storia.
Eppure il momento è tra i più difficili. Ora che la primissima emergenza è passata e le fosse con decine di migliaia di cadaveri sono state chiuse. Ora che sono da ricostruire tutte le infrastrutture e mancano competenze e fondi per fare e per gestire. Oggi che c’è una generazione di orfani a cui restituire serenità e una tranquilla quotidianità.
E bisogna farlo, secondo la Castor, proprio a partire dalla stessa realtà di Haiti, da uno Stato che ha bisogno di tornare a prendere in mano la situazione, a tutti i costi, e con una particolare attenzione alla formazione di chi vive l'isola, a tutti i livelli, ma soprattutto, com'è naturale che sia, a partire dai più piccoli.
Per questo ProgettoMondo Mlal continuerà a lavorare nel Paese, per contribuire a ricostruire le scuole, e con esse il futuro del Paese. Per questo continuerà a sensibilizzare l’opinione pubblica perché non si stanchi di offrire il proprio contributo. E soprattutto perché nessuno dimentichi Haiti.
Ad Haiti, ProgettoMondo Mlal, lavora al fianco delle associazioni maggiormente impegnate per lo sviluppo del Paese e per la crescita della sua gente. Perché è indubbio che da ricostruire, oggi, non sono solo le case, ma la stessa società haitiana.
mercoledì 12 maggio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento