Cotagaita è un piccolo comune di montagna nel dipartimento di Potosì in Bolivia. È qui, a quasi 3 mila metri di altezza, che ProgettoMondo Mlal ha dato il via a un progetto per l'educazione e la sicurezza alimentare dei piccoli figli dei minatori boliviani.
In questa zona desolata e depressa, a 170 chilometri a sud da Potosì, il clima fortunatamente non è ostile alla produzione di frutta e verdura che, con qualche piccolo aiuto, può crescere in quantità e varietà sufficiente a garantire una corretta alimentazione alle persone del luogo.
Pensando ai più piccoli – in particolare ai figli dei minatori boliviani della zona, la nostra associazione l'anno scorso ha avviato il progetto “Figli della miniera”.
L'obiettivo è fin sa subito stato quello di garantire una buona merenda ai bambini della vallata di Cotagaita.
Spiega Andrea Canale, cooperante di ProgettoMondo Mlal che ha seguito in parte il progetto: “La gente del luogo è chiusa e diffidente, ma con il tempo e lavorando insieme siamo riusciti a conquistare la loro fiducia. Si sono resi conto che non c'è paragone tra i budini di mais distribuiti ai loro figli dal Pma e quelli da loro autoprodotti. Nonostante le autorità locali non agevolino la cooperazione internazionale (a vantaggio delle ong locali che spendono male i soldi e non realizzano progetti a lungo termine), i contadini della zona, una volta capita l'importanza della propria autosufficienza, hanno iniziato a organizzarsi e a partecipare a riunioni di coordinamento. In tutto sono 120 i soci produttori. E le merende vanno a circa 500 bambini di 6 scuole della zona”.
I contadini hanno imparato a trasformare i prodotti e a venderli, come la frutta che viene essiccata ma non confezionata, cosicché i prezzi per le scuole possano rimanere bassi. Si produce quello che si consuma o che si vende a breve raggio, insomma. In una sorta di chilometro zero che abbia come priorità assoluta quella di educare le persone dal punto di vista alimentare.
“Inutile farsi arrivare il pesce in scatola a 4 mila metri – continua Canale. È caro e nutrizionalmente non adatto. Molto meglio garantire ai bambini prodotti genuini e puntuali. Il comune non riconosce lo sforzo ma la gente sì, capisce che, oltre a salvaguardare la salute dei più piccoli, può avere un'alternativa concreta a quella di lasciare la propria contrada per cercare lavoro a Buenos Aires. Inoltre educare a una corretta alimentazione significa porre l'attenzione su tutta la comunità. Non solo sui bambini ma, ad esempio, anche sulle donne prima e dopo il parto”.
I 120 soci produttori curano anche le 7 serre realizzate dal progetto per garantire una maggiore varietà di verdure in un luogo secco, dove solitamente si coltiva solo a bordo fiume con metodi antichi di irrigazione.
Grazie all'altro progetto che impegna ProgettoMondo Mlal in Bolivia, dal nome “Vita Campesina”, le organizzazioni economiche contadine boliviane (OECAs), rafforzate dal progetto stesso, hanno potuto sostenere alcune delle spese per Cotagaita. Come i filtri per l'acqua, le bilance e attrezzature varie necessarie al Mulino della zona o alla Bodega (la cantina sociale) gestita dalle donne. Le Oecas, inoltre, sostengono i piccoli produttori nella distribuzione dei loro prodotti a zone sempre più allargate.
venerdì 18 dicembre 2009
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