lunedì 25 giugno 2012

Scomparso il fondatore e primo presidente Mlal

Anche ProgettoMondo Mlal piange il suo fondatore e primo presidente Armando Oberti, scomparso il 21 giugno a Roma all’età di 86 anni. Verrà ricordato da tutti per il suo ruolo di laico di primo piano impegnato nella Chiesa post conciliare e per avere dato voce ai senza voce.
"Oberti è senz’altro colui che con maggiore autorevolezza ed efficacia interpretò la spinta postconciliare, trasportandone tutta la ventata di novità culturale e un rinnovato senso di impegno concreto nel volontariato laico". Dice Annalisa Bertolazzi, altra storica presidente del Mlal, aveva solo 23 anni quando conobbe Armando Oberti: "Era stato incaricato direttamente dalla Conferenza Episcopale italiana- ricorda ancora la volontaria veronese- per costruire, all’indomani del Concilio, il settore laici del Centro Ecclesiale Italiano per l’America Latina".
"Oberti dunque si mise immediatamente al lavoro. Incontrava uno a uno personalmente tutti coloro che già operavano o partivano per l’America Latina. Aveva una presenza fisica e un’autorevolezza che a me, giovinetta di 23 anni, intimidirono un po’, ma che davano anche il segno di quanto avesse a cuore quell’incarico. Si trattava infatti di missioni che ci avrebbero visti inseriti in contesti molto diversi e difficili, così Oberti voleva valutare attentamente lo spessore di ogni singolo volontario laico. Fu lui a dare vita al movimento di laici per l’America latina. Nel 1969, alla mia partenza, il suo movimento contava già 119 volontari".
Oberti era nato a Vailate, in provincia di Cremona, il 9 luglio 1926. Dopo una Laurea in Lettere classiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nei primi anni Cinquanta si era trasferito nella capitale per ragioni di lavoro fino a raggiungere, dopo diversi incarichi di responsabilità, la nomina ad amministratore delegato della Società degli Aeroporti di Roma, sempre però impegnato anche nell’ambito ecclesiale. E fu allora che venne convocato dalla Cei per attuare il progetto culturale postconciliare: "immediatamente cominciò a coagulare risorse culturali di grande spessore in Italia e in America latina. – ricorda ancora Annalisa Bertolazzi - Erano gli anni della dittatura in Brasile e lui cominciò a collaborare attivamente con le diocesi e i singoli laici partiti volontariamente, invitando in Italia i vescovi più impegnati, gli esuli, gli educatori più in vista (come il brasiliano Paolo Freire), e cominciando a diffonde in un unico ciclostile, “Lettera Agli Amici“ (così si chiama ancora la newsletter di ProgettoMondo Mlal, ndr) le lettere di riflessione che spedivano i volontari impegnati soprattutto in Brasile, Argentina Venezuela".
Fu da questa magnifica rete di uomini e volontari (ma la tesserata numero 1 la modenese Annamaria Mellini allora impegnata in Brasile, era una delle tantissime donne che storicamente ancora costituiscono l’ossatura di ProgettoMondo Mlal) che Oberti costruì poi il movimento anche indipendente Mlal di cui fu dunque primo presidente.
"Il contributo di Oberti anche all’interno della Chiesa fu enorme –sottolinea Don Giulio Girardelli, che all’epoca era vicerettore del Seminario per l’America latina di Verona e che poi a fine anni ’70, di ritorno dal Brasile, divenne anche assistente spirituale del Mlal – a lui si deve la diffusione del pensiero della liberazione in Italia. Anche scontrandosi a volte con una Chiesa non sempre benevola (Paolo VI ad esempio non agevolò le iniziative culturali di Oberti), fece arrivare in Italia tutto il meglio di ciò che esprimeva in quegli anni l’America latina. Benché lui interpretasse proprio le indicazioni postconciliari e un incarico che gli veniva direttamente dalla Conferenza Episcopale italiana, il suo lavoro non fu sempre facile. Ma non si arrese mai".
Oberti raccoglieva dal Brasile la grande spinta educativa che allora coinvolgeva le classi più povere in un lavoro di alfabetizzazione e riscatto, ma anche la lotta per la terra, e le prime battaglie civili in difesa dei Diritti Umani.
A questo scopo Armando Oberti fondò anche una collana editoriale Asal, grazie alla quale vennero pubblicati moltissimi pensatori e autori latinoamericani.
Anche Rinaldo Ghersi, altro volontario medico del Mlal, in partenza per l’Ecuador passò sotto il severo esame di Armando Oberti: "nel 1974, alla fine del corso di orientamento Mlal, - ricorda ancora oggi – c’era il colloquio dei candidati volontari con ”il dottor Oberti”. Lui sosteneva che lo specifico del laico era il lavoro, la professionalità... idea non banale in ambenti che a volte preferirebbero un pio ed obbediente macellaio a un agnostico e bravo chirurgo. L’idea della realizzazione nel lavoro è difficile, ed è comune anche a gruppi ecclesiali conservatori... ma Oberti amava il Concilio, il Ceial, il Mlal".
E Ghersi lo ricorda anche al suo rientro in Italia: "quando qualcuno nelle riunioni formulava una proposta impegnativa e Oberti concludeva: “idea interessante, cerca di realizzarla tu che l’hai proposta”, una piccola lezione di responsabilità. Grazie ad Armando, pace a lui, pace a noi tutti".
Il funerale del primo Presidente Mlal, e più tardi anche primo presidente della Federazione delle Organizzazioni Cristiane di Servizio internazionale Volontario (Focsiv), si è svolto sabato 23 giugno nella Parrocchia S. Gregorio, di via Gregorio VII a Roma.

Leggi anche l'articolo su Azione Cattolica

Lucia Filippi
Comunicazione ProgettoMondo Mlal

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