Un prezioso documento di lavoro, presentato nelle scorse settimane all’opinione pubblica honduregna, che raccoglie le critiche al cattivo funzionamento e alla qualità del sistema educativo, la scarsa partecipazione nei meccanismi decisionali della scuola/famiglia/comunità, i frequenti casi di maltrattamento fisico e psicologico, si riflettono oggi anche in un vero e proprio documento che sarà d’ora in avanti a disposizione per poter migliorare le relazioni intergenerazionali, e stimolare la partecipazione della componente piú giovane della società nei processi democratici dei due municipi.
 La presentazione dei risultati del “Diagnosticos de los Derechos de la Juventud” è stata fatta con un doppio evento, organizzato l’11 e il 13 aprile nei due comuni coinvolti dal progetto “Giovani per la Democrazia”, Nacaome e Choluteca, finanziato dal Fondo per il Rafforzamento della Democrazia UNDEF - Nazioni Unite.
La presentazione dei risultati del “Diagnosticos de los Derechos de la Juventud” è stata fatta con un doppio evento, organizzato l’11 e il 13 aprile nei due comuni coinvolti dal progetto “Giovani per la Democrazia”, Nacaome e Choluteca, finanziato dal Fondo per il Rafforzamento della Democrazia UNDEF - Nazioni Unite.I due eventi sono stati l’occasione per riunire i diversi partner e istituzioni coinvolti nel progetto, e soprattutto per aprire un dibattito critico sullo stato dei diritti della gioventù nella parte Sud del Paese, cercando di mettere in luce i diritti attualmente violati, e le possibili risposte dello stato, del settore educativo, e della società.
Intorno a diversi Tavoli di lavoro, tra uno spettacolo di teatro e uno spazio a microfono aperto, una sessantina di persone in ogni municipio ha quindi discusso del lavoro d’inchiesta appena pubblicato, proponendo idee per una sua distribuzione capillare nelle comunità, e raccogliendo stimoli per un miglioramento delle politiche pubbliche di promozione e rispetto dei diritti degli adolescenti e dei giovani.
Così, Comitati dei genitori degli studenti delle scuole superiori hanno potuto chiacchierare con i rappresentanti delle istituzioni, maestri e professori hanno potuto incontrare la società civile nazionale e internazionale che sta lavorando sulla tematica nella zona.
Ma sono stati soprattutto i ragazzi, coinvolti nel lavoro d’inchiesta e attivi nell’ambito del progetto, ad avere un ruolo centrale nei due eventi: le inchieste pubblicate riflettono infatti proprio il punto di vista dei ragazzi sul mancato rispetto dei propri diritti nelle comunità d’appartenenza.
Alessandro Gambarini
Giovani per la Democrazia
ProgettoMondo Mlal
 
 



 
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