
Il pilota è riuscito a evitare che l’elicottero cadesse sopra le case.

La guerra del traffico è iniziata quando un bandito della comunità di Vila Cruzeiro, Complexo do Alemão, dal nome Luis Fabiano Atanazio da Silva, ha riunito più di 150 uomini della fazione del Comando Vermelho di 8 favelas per invadere il Morro dos Macacos.
Venerdì pomeriggio la Segreteria di Sicurezza Pubblica, informata del possibile attacco, è entrata nella comunità di Ararà uccidendo 5 trafficanti e tentando di bloccare gli accessi alla comunità dei Macacos. Ma i trafficanti, venerdì notte, sono riusciti comunque a invaderla uccidendo 10 uomini. Tra questi, tre giovani della comunità che stavano tornando a casa, dopo una festa, brutalmente uccisi perché confusi con altri trafficanti, pensando si trattasse di un'imboscata.

“A un certo punto, ho cominciato a contare il numero di spari – racconta Rafael Barros -. Ogni scarica era di circa 15 spari. Quando sono arrivato a 300 ho smesso. E ho contato per soli 10 minuti. Per il tempo che è durato il conflitto a fuoco ci sono state circa 1000 scariche”.
Successivamente il capo del traffico avrebbe chiamato il rivale della favela Rocinha, a São Conrado, avvisando che avevano occupato il Morro dos Macacos e che avrebbero invaso anche la Rocinha se non avessero cambiato di fazione (ADA).
Una guerra iniziata solo due settimane dopo che Rio de Janeiro è stata scelta come sede dei Giochi Olimpici 2016. “Questo è il risultato della Sicurezza Pubblica di Rio de Janeiro – dichiara un altro testimone, che conclude: Viva il 2016! Si salvi chi può”.
FRANCESCA MENEGON, cooperante ProgettoMondo Mlal in Brasile per il progetto "La strada delle bambine"
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