mercoledì 25 aprile 2012

Mangiare bene, crescer bene

Partire da La Paz e viaggiare quasi fino ad arrivare al confine con l’Argentina, è un’esperienza imperdibile. Sono 10 ore di pura meraviglia. I paesaggi che si susseguono variano in maniera impressionante, lasciando chiunque senza fiato. Si va dagli enormi altipiani desolati, ai verdi campi dove pascolano indisturbati i tipici lama, dalle selvagge montagne ricoperte di cactus ai copiosi fiumi rossi di terra.
Arrivati a Cotagaita, ci si ritrova in un paesino a 2.600 metri di altezza, in un’atmosfera piuttosto serena e tranquilla, dove la vita scorre lenta, e più o meno sempre uguale. Il municipio fa parte del distretto di Potosì e comprende circa 24.000 abitanti organizzati in piccole comunità rurali.
Grazie alla sua situazione climatica e alla sua posizione geografica, questa zona ha un grossissimo potenziale di produzione agroalimentare tanto da essere considerata “capitale frutticola” del suo dipartimento.
Nonostante ciò, questa parte della Bolivia è caratterizzata da un forte paradosso: la denutrizione cronica.
Sviluppata soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, il fenomeno è dovuto ad una monocoltura di alimenti, per lo più mais e patata. Basti pensare che qui 7 bambini su 10 ne sono affetti. Una patologia che se non porta alla morte ha comunque conseguenze molto serie sulla crescita del bambino, come un peso ridotto, una statura bassa e in alcuni casi un ritardo nell’apprendimento e nello sviluppo mentale.
L’ambizioso progetto “Figli della Miniera, avviato circa 2 anni fa da ProgettoMondo Mlal, si articola in 3 diverse fasi che puntano a soddisfare altrettanti obiettivi: informare, educare, sensibilizzare.
Lavorando in primis sull’appoggio ai Comuni e alle istituzioni locali si è infatti riusciti non solo a introdurre la “merenda scolastica” (che poi è un pasto di buona qualità, prodotto a chilometri zero e che varia di giorno in giorno), ma anche a garantire un’assistenza alimentare per tutte le donne in gravidanza.
Inoltre in ben 32 strutture scolastiche sono stati ricostruiti degli spazi attrezzati a cucina e destinati alla preparazione e alla consumazione del cibo, e in altrettante, che per questioni di tempo o distanza sono risultate impossibili da raggiungere, si è contribuito a un miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie fornendo utensili, piatti, tazze e posate nuove.
Infine a cuoche, maestri, personale medico e funzionari pubblici sono stati somministrati laboratori e seminari per sensibilizzare e informare sull’importanza di una dieta equilibrata e varia, nonché sull’incidenza che ha il rispetto dell’igiene sulla nostra salute.
Le ricette proposte sono studiate per avere un alto contenuto nutritivo e per essere contraddistinte da ingredienti facili da reperire e semplici da preparare, ma anche per sfruttare i cosiddetti “ingredienti a chilometri zero”.
In questo modo, grazie al sostegno e al contributo di alcune piccole realtà produttrici del posto, si è riusciti a spingere una nuova economia nel rispetto della tradizione e a promuovere nuove forme di sostentamento in grado di garantire una autonomia autoctona.

Rosilde Brizio
casco Bianco Bolivia
ProgettoMondo Mlal


Guarda le immagini del nuovo video sul progetto, dal titolo "Con permesso, vogliamo crescere"



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