di Julien Blachier, capoprogetto di Scuole per la Rinascita – Nonostante le lezioni scolastiche procedano regolarmente all’interno dei prefabbricati da noi istallati nei mesi scorsi, l’avvio della ricostruzione materiale degli edifici scolastici, prevista dal nostro Progetto Scuole per la Rinascita, è stato a lungo rallentato dall’attesa dei necessari permessi governativi e in forza dei vincoli posti dalla nuova normativa del governo in materia di edilizia pubblica e scolastica. Con il nuovo anno potremo invece procedere finalmente alla costruzione vera e propria delle prime 2 scuole: quella comunitaria di Myrdud e quella pubblica Les Abeilles (Le Api) di Aspam.
Consulenti e architetto hanno infatti già presentato una proposta che tiene conto sia dei necessari criteri di sicurezza sia dell’impiego di una tecnologia adeguata, condivisa anche dalle altre Organizzazioni di cooperazione che operano sul territorio nella ricostruzione delle scuole.
Un lavoro realizzato in sinergia con i nostri partner, l’Ong genovese Ccs Italia e la Fondazione Albero della Vita presente sul posto anche con del proprio personale. E reso possibile anche da quella solidarietà in continuo fermento che, nel corso di questo difficile anno, ha visto scendere in campo enti pubblici (Regione Piemonte, Regione Valle d’Aosta, Comune di Genova e Provincia di Trento) e realtà di rete, tra cui Emmaus Italia e, di recente, anche la Caritas Italia, interessata proprio al finanziamento delle prime due scuole in programma sulle quattro complessive previste dal progetto.
Se in Italia si raccolgono fondi, e la solidarietà non smette di farsi sentire, sull’isola si è la lavorato sodo per stringere tutti gli accordi con le realtà locali fondamentali per un processo di ricostruzione che, oltre ad essere rapido ed efficace, debba garantire sostenibilità e pieno utilizzo delle infrastrutture anche in futuro: con le scuole e il Comune stesso di Léogâne, ma anche con il Ministero della Pubblica Istruzione e della Formazione Professionale, proprio perché lo sviluppo del Paese non può avvenire senza un lavoro di collaborazione con le autorità e le istituzioni locali. E non solo.
Per risollevare un Paese si parte dalle fondamenta, da chi lo popola, lo vive ed è disposto a tutto per vederlo di nuovo in piedi.
Per questo ProgettoMondo Mlal lavora fianco a fianco della gente locale, insegnanti, agricoltori, psicologi, … persone qualificate che, insieme, hanno formato un’equipe di qualità in cui spiccano sempre nuove figure, ultima quella di Marina Gourge, la cui esperienza nel campo dell'istruzione ci sta permettendo di sviluppare rapidamente i nostri moduli di formazione e di pianificare tutte le attività in programma fino alla fine del mese di giugno.
Il Piano, orientato al miglioramento del sistema scolastico dell’area con un orizzonte di 3 anni, include infatti specifiche attività di formazione per migliorare le capacità di insegnamento dei docenti, la gestione amministrativa di una scuola, e lo sviluppo dei leader della comunità anche nella gestione di altri aspetti, quali: igiene e salute, educazione civica, sport e agricoltura.
Il 2011 vedrà inoltre nuovi sviluppi anche per quanto riguarda l'installazione di orti comunitari e pedagogici in alcune delle scuole che sosteniamo, per dimostrare con l'esempio il buon comportamento da seguire.
Anche lo sviluppo agricolo di Léogâne è in forte espansione: i nostri 3 vivai vantano ormai ottime rese e ci consentono già di distribuire piantine di pomodori e melanzane a oltre cinquanta associazioni di agricoltori della zona.
Il ritardo accumulato a novembre per la ristrutturazione dei canali di irrigazione è stato recuperato nel corso di dicembre. Ed è perciò una gioia visitare le sezioni comunali e vedere i terreni agricoli in pieno rigoglio. Il potenziale di sviluppo di questa zona è infatti ottimo, perfettamente adatto a sostenere la ripresa della produzione agricola del Paese.
Il Cescal - il Centro per i servizi agricoli di Léogane costruito per i produttori della zona durante il nostro precedente progetto ad Haiti, “Piatto di sicurezza” – vede già in distribuzione molti dei prodotti realizzati, che ora invadono gli scaffali di sempre più negozi, anche in altre città dell'isola. La gamma di produzione è sempre più diversificata, per soddisfare le specifiche richieste soprattutto dei clienti più importanti.
Si tratta di un lavoro costante, realizzato giorno dopo giorno, in cui nulla è mai definitivamente acquisito e raggiunto.
Ma chi lavora nel Centro dimostra una motivazione forte, che non prevede soste. Ed è questa la più bella ricompensa che ci può essere data.
Un nuovo anno nato all'insegna di buone prospettive e di un grande dinamismo, quindi, che noi riteniamo costituiscano il modo migliore per voltare pagina dal terribile 2010 che si è appena concluso.
martedì 11 gennaio 2011
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