mercoledì 24 novembre 2010

Servizio civile: rientrati i caschi bianchi 2010, selezionati 18 nuovi ragazzi

Sono rientrati in Italia tutti molto più adulti e consapevoli. Ai primi di novembre sono tornati nelle rispettive città, famiglie e abitudini, soddisfatti e appagati, o invece dispiaciuti per avere concluso l’esperienza, o, anche, magari un briciolo delusi per ciò che l’opportunità non ha portato loro. Certo, a seconda delle aspettative di partenza, degli obiettivi personali e delle speranze professionali, quello che proprio non si può dire è che questo anno di servizio civile in Brasile, Nicaragua, Bolivia e Marocco, per Sarah Reggianini, Marianna Tamburini, Ester Bianchini, Martino Bonato, Leonardo Buffa e Mariagrazia De Palmas, sia stato un anno come tanti.
Chi li ha accompagnati nella fase di selezione, formazione e partenza se li ricorda bene: speranzosi e insicuri, entusiasti e impauriti. Rincontrandoli oggi, a 12 mesi di distanza, l’atteggiamento diverso, più spavaldo, tradisce tutto un nuovo bagaglio che torna ora con loro in dote, fatto di sicurezza, sensibilità, padronanza e nuovo più forte entusiasmo nel proprio futuro.
Inizialmente, per qualche mese, avevano investito soprattutto nell’inserimento nel nuovo Paese, nell’apprendere i diversi codici che, situazione, contesto e ambito di impegno, consigliavano di adottare. Hanno a lungo preso le misure rispetto a retoriche e leggende che da sempre danno fascino al mondo della cooperazione. Poi, direttamente sul campo, si sono conquistati, giorno dopo giorno, tra errori e successi, la fiducia e l’amicizia di persone, professionalità, storie e comunità con cui erano chiamati a confrontarsi.
Oggi, a conti fatti, alcuni di loro hanno lavorato in contesti magari più severi dal punto di vista climatico, geografico e culturale, come è stato sicuramente per Martino e Leonardo sugli altipiani andini o per Mariagrazia, donna e sola nel cuore del Marocco; altri si sono trovati a fare i conti con partner impegnativi o compiti molto pratici che forse non si sarebbero aspettati di dovere svolgere come Sarah a Rio de Janeiro); altri ancora si sono ritrovati loro malgrado a partecipare a dinamiche socialmente o psicologicamente complesse e delicate come nei casi di Ester nelle carceri boliviane e Mariagrazia nella provincia più emarginata del Marocco, che necessariamente hanno visto seriamente messi alla prova i propri equilibri e incrinato qualche sicurezza.
I 6 Caschi bianco partiti lo scorso novembre con ProgettoMondo Mlal si sono ritrovati la settimana scorsa nella sede di ProgettoMondo Mlal in occasione del loro congedo formale. Hanno raccontato le loro esperienze e confessato le nuove aspirazioni. Tutte nate, o comunque cresciute, in questo anno di Servizio civile. Conferma –se mai ce ne fosse ancora bisogno- che è stato un anno importante e un tassello prezioso per la propria crescita.
E molto probabilmente saranno loro stessi ad augurare buon viaggio ai 18 nuovi Caschi Bianco che ProgettoMondo Mlal ha selezionato nelle scorse settimane per 9 distinti Programmi in Brasile, Argentina, Guatemala, Nicaragua, Bolivia, Mozambico e Marocco.
Al bando nazionale del Servizio Civile, la Federazione degli Organismi di ispirazione cristiana (Focsiv), a cui aderisce anche ProgettoMondo Mlal, ha visto approvati tutti i Progetti di Servizio all’estero proposti. Così l’anno prossimo partiranno 300 ragazzi.
Tra questi specificatamente avevano fatto richiesta di partire con ProgettoMondo Mlal 102 tra ragazzi (28) e ragazze (74) tra i 18 e i 28 anni, provenienti da un po’ tutta Italia, con predominanza dal sud.
A tutti sono state somministrate le prove di selezione (prova di gruppo e colloquio personale). Alla fine 18 sono risultati idonei e selezionati, mentre altri 33, idonei ma non selezionati, potranno essere ripescati da altre Ong per altre destinazioni eventualmente ancora vacanti. Dei 100 che avevano risposto al nostro appello, 25 non risultavano idonei ai profili richiesti. Mentre in 26 hanno rinunciato all’ultimo momento, e per 2 posti non è stato possibile procedere con l’abbinamento in mancanza dei profili necessari. Dunque per questi si procederà al ripescaggio negli elenchi generali Focsiv.
Tutti partiranno per le rispettive destinazioni solo i primi di febbraio. Fino ad allora prenderanno maggiore confidenza con l’associazione di riferimento, i temi, luoghi, contenuti e problematiche a cui andranno incontro nel prossimo anno.
Seguiranno quindi un corso di formazione promosso a Padova dalla Focsiv e poi, successivamente ciascuno, a seconda di Organizzazione e Paese di destinazione, completerà la propria formazione nelle rispettive sedi.
A condividere questa nuova straordinaria esperienza per ProgettoMondo Mlal saranno 10 ragazze e 8 ragazzi. ecco i loro nomi:

A Recife in Brasile: Vitello Federica, 25 anni, Roma – Casa Melotto; Venuto Clara, 26, Siracusa – Casa Melotto; Pontoglio Marta, 24, prov Bergamo – Casa Melotto;
A Cordoba in Argentina: Giacomini Arianna, 24 anni Roma – Habitando; Venturin francesco, 25 anni – Castelfranco Veneto – Habitando;
In Guatemala: Buonerba Edoardo, 24 Nettuno Roma – progetto Montecristo Ferrero Marco, 27 anni, prov Torino – progetto Edad de Oro Monte Cristo;
In Nicaragua: Aranda faieta Mitia Javier, 25 anni, Milano – progetto Futuro Giovane e De Giovanni Mariacristina, 24 anni prov Sondrio – progetto Futuro Giovane;
In Bolivia: Franz Maddalena, 24 anni, Udine – progetto Vita Campesina, Vicario Tommaso, 26 anni, Roma – Vita Campesina, Cinti Diego, 26 anni prov Ascoli Piceno – progetto Qalauma, Durzu Simona, 23 anni, prov Cagliari – progetto Qualauma.
In Mozambico Laruffa Sara, 27 anni, Reggio Calabria – Vita Dentro, Calderini Laura, 27 anni, Milano – Vita Dentro.
In Marocco Bolognesi Filippo, 27 anni, Monza – progetto Scuola e sviluppo, Barindelli Arianna, 26 anni, Lecco – Scuola sviluppo, Ferrara Antonino, 24 anni, Treviso – Scuola e sviluppo

A tutti loro un gran benvenuto in ProgettoMondo Mlal

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