Rientrata da poche ore dal Centroamerica la rappresentanza del nostro ufficio Progetti, è finalmente in partenza il capoprogetto che seguirà la fase della ricostruzione ad Haiti.
Il volo di lunedì riporterà dunque un impaziente Nicolas Derenne tra quella che, ormai da due anni, è diventata a tutti gli effetti “la sua gente”, e che oggi, dopo avervi condiviso anche il tragico pomeriggio del 12 gennaio, lo è ancora di più.
Estremamente preziose, d’altra parte, sono state queste ultime settimane di intenso lavoro fatto in Italia per promuovere una raccolta fondi straordinaria, per costituire nuove partnership qui e nell’isola di Hispaniola, per pianificare la nuova fase del nostro impegno decennale ad Haiti che, più che mai delicata, merita scelte più che mai ponderate e una scaletta ben delineata di priorità.
ProgettoMondo Mlal si sta muovendo infaticabile su più livelli. Sul fronte italiano, sta raccogliendo adesioni al Progetto “Scuole per la rinascita di Haiti” tra i privati, nelle scuole, tra le altre associazioni del territorio che magari non hanno proprie iniziative ad Haiti e che non per questo si accontentano di rimanere a guardare. E’ ad esempio il caso delle Comunità Emmaus Italia che, subito all’indomani del terremoto, hanno fatto scattare una campagna di raccolta fondi tra i propri soci con risposte immediate da Villafranca di Verona, Roma, Prato.
Contemporaneamente un’altra Ong, la genovese Ccs Italia, ha chiesto di partecipare come copromotore del Progetto e la Fondazione Albero della Vita sarà presente anche con del proprio personale specializzato sul posto.
Risorse importanti arrivano poi dagli enti locali. La Regione Piemonte, già nostro partener in diversi progetti di ricostruzione post terremoto, ha stanziato un primo finanziamento.
A questi partner “ufficiali” si aggiunge naturalmente tutta la solidarietà più anonima di chi telefona, fa un versamento in banca, porta di persona una busta con i soldi in sede, stampa materiali gratuitamente, ma anche di chi organizza una vendita in casa o promuove una cena tra amici. Tutti per aiutare concretamente la popolazione haitiana a ricominciare.
Parallelamente, in centroamerica, la delegazione di ProgettoMondo Mlal ha incontrato, ascoltato, raccolto notizie, riportando a casa contatti, opportunità, professionalità e richieste. Tante richieste. Tutte espresse con grande dignità e pudore, ma non per questo meno impellenti nel loro significato più crudo: c’è bisogno di aiuto, di vero aiuto. E per aiuto non si intende tanto il pacco di alimenti, utile a mangiare 1 settimana, ma quel tipo di aiuto che rimette in piedi una persona, riapre una scuola, risemina il campo, accoglie una comunità sotto un tetto.
Ed è questo il mandato ricevuto ieri da Nicolas Derenne nell’ultimo dei suoi incontri con i responsabili dell’Ong ProgettoMondo Mlal.
Appena sbarcato nell’isola, il nostro capoprogetto è atteso negli uffici dell’Unità di crisi dell’Unione europea per il primo consulto operativo. Quindi, Nicolas, è seriamente intenzionato a ritirare, e poi portare di persona a Léogane, almeno un centinaio di quelle tende inviate nell’isola con la Protezione civile e ferme in capitale. Qui, a Port au Prince, lo aspettano poi i partner del nostro Progetto già in atto, e che è stato duramente colpito dalle conseguenze del terremoto. Come a Léogane è già in programma un incontro con l’intero coordinamento municipale e con le rappresentanze delle varie istituzioni. Prime tra tutte quelle che ci indicheranno le prime urgenze e i siti delle 4 scuole da ricostruire.
E poi c’è da reincontrare l’equipe haitiana di ProgettoMondo Mlal. Vittima con le rispettive famiglie del sisma che in quest’area ha distrutto il 98% delle strutture, e che, sepolti i propri morti, ha ricominciato a lavorare per la collettività. Per uno sviluppo, ancora una volta drammaticamente ostacolato, del loro Paese.
Per chi volesse contribuire al Progetto Scuole per la Rinascita di Haiti
Versamenti su c/c Banca Popolare Etica
Iban IT 07 j 05018 12101 000000511320
O tramite Bollettino postale n° 12808374
causale “Scuole per Haiti”
venerdì 19 febbraio 2010
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