lunedì 1 ottobre 2012

Il solstizio d'estate cambierà il mondo

(Anna Alliod da Cochabamba - ProgettoMondo Mlal Bolivia) – Il presidente boliviano Evo Morales ha invitato tutti i popoli della Terra per il prossimo 21 dicembre sul leggendario Lago Titicaca, a quasi 4.000 m sopra il livello del mare, per celebrare nell’incontro intercontinentale dei popoli indigeni originari il Solstizio d’estate, il Pacha Kuti (ovvero il “Tempo del ritorno all’equilibrio, all’armonia, alla terra e all’universo).
Il Solstizio sarà dunque la 'fine del non tempo'; 'della Macha', 'di egoismo e individualismo', 'del capitalismo', “dell'odio'. Mentre avrà inizio il Pachà, e cioè il tempo della fraternità, del collettivismo, del vivere in comunità, in nome dell’amore e dell’integrità, secondo la tradizione.
L’invito coram populi –ed è proprio il caso di dirlo- è stato fatto dal popolare leader indigeno martedì scorso a New York, in occasione del suo intervento quale Presidente della Bolivia alla 67° Sessione delle Nazioni Unite.
"Di fronte ai problemi legati ai cambiamenti climatici che abbiamo in Bolivia, e nel mondo, - ha detto- vorrei invitare la comunità internazionale alla chiusura del “secolo del tempo” per accogliere un nuovo secolo, tempo di equilibrio e armonia per la Madre terra", ha detto il rappresentante boliviano.
Quella che verrà celebrata anche quest’anno in dicembre è un'antica cerimonia di benvenuto alla nuova fase che segna la fine del calendario Maya e che, secondo il codice Pachakuti, rappresenta una rottura epistemologica.
Morales ha poi elencato le trasformazioni che porterà con sé il Solstizio d’estate: "Sarà la crisi –ha annunciato il presidente boliviano- del capitalismo globale; in secondo luogo, della civiltà matrice, del governo mondiale in favore del socialismo comunitario e della cultura della vita. In terzo luogo, la crisi climatica, il rapporto umano con la natura. In quarto luogo, l'energia comunitaria, l’energia del cambiamento. Quinta, la consapevolezza della madre terra, perché – ha spiegato Morales- non si può vivere meglio sfruttando il prossimo, saccheggiando le sue risorse naturali”.
Sesto cambiamento -secondo il presidente boliviano e leader indigeno- il recupero della saggezza e delle abitudini ancestrali; ottavo, la sovranità alimentare e, naturalmente, la sicurezza alimentare. Infine verrà l’integrazione, la fratellanza della comunità economica, la complementarietà, il diritto alla comunicazione, all’apprendimento per la vita".
"Il nuovo essere umano sarà integrale, libero dai legami patriarcali. Sarà un ritorno alla conoscenza di sé, al risveglio, e naturalmente alla salute".
Il rito ancestrale si svolgerà sull'Isola del Sole, tempio sacro della cultura Inca già nel XI° secolo, e tutte le fasi di cambiamento avverranno tra il 20 e il 22 dicembre.

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