venerdì 7 settembre 2012

Quale futuro per il nostro futuro? Risultati di Rio + 20 e cooperazione internazionale

Cosa salviamo di Rio+20? Un partenariato con imprese che vivono nella logica del mercato è possibile? Come evitare il rischio che la green economy contribuisca solo a operazioni di facciata?; quali saranno gli indirizzi e le priorità delle politiche di cooperazione? Esiste davvero uno spazio di proposta per la società civile che possa diventare parte della politica dei governi in materia di sviluppo sostenibile?
A queste domande sabato 8 settembre 2012 cercherà di dare alcune risposte la Tavola rotonda “Rio + 20: quale futuro per la cooperazione internazionale?”, promossa ProgettoMondo Mlal, Ong da 45 anni impegnata in programmi di sviluppo nel Sud del mondo, in collaborazione con il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale di Trento che ospiterà l’appuntamento nella propria sede di Vicolo San Marco 1.
Molti degli osservatori presenti alla Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile (RIO+20) dicono che anche questo importante appuntamento si è concluso senza risultati concreti e impegni vincolanti, capaci cioè di favorire lo sviluppo sostenibile, sradicare la povertà e far fronte al peggioramento della crisi ambientale. Le prime vittime, si sa, sono soprattutto le popolazioni povere del Sud del mondo, mentre ancora poco definite sono le responsabilità che, anzi, sembrano sempre più diffuse nei comportamenti del consumatore così come nella debolezza delle organizzazioni di primo livello espresse dalla società civile, e se paradossalmente sono oggi le imprese a sventolare il vessillo della green economy, la ricorsa dei governi a tamponare le emergenze globali non lascia fiato alla costruzione di uno sviluppo equo e sostenibile.
Su questi temi sarà incentrata la prima relazione della mattinata di sabato. Massimo De Marchi dell’Università di Padova farà proprio il punto sulla situazione. Quindi, Egidio Dansero dell’Università di Torino metterà meglio a fuoco il ruolo che ha oggi la cooperazione internazionale e Valentino Piazza, direttore dell’Ong ProgettoMondo Mlal farà a questo proposito una zoomata sulle iniziative della società civile che lavora in rete con le comunità del Sud del mondo, prime vittime del mancato sviluppo sostenibile. Un’esperienza locale sarà infine presentata dalla Provincia Autonoma di Trento che, attraverso Paola Delrio del Servizio Solidarietà Internazionale del Pat racconterà la sfida “Verso una Provincia ad Emissioni Zero”.
La giornata avrà anche una sessione pomeridiana “Il futuro che ci sta più a cuore”, organizzata dalla Ong ProgettoMondo Mlal e focus sui temi della sicurezza alimentare, grazie a un aggiornamento sulle Politiche agricole offerto dall’economista Lorenzo Bellu della Fao, e due casi studio: il primo presentato dal direttore di ProgettoMondo Mlal Valentino Piazza, responsabile dei programmi che su questi temi l’Ong italiana sta realizzando nei Paesi del sud del mondo; il secondo, dalla vicepresidente della Ong Ivana Borsotto che presenterà sugli stessi temi la campagna “Io non mangio da solo” con cui, nei prossimi 4 mesi, si vogliono coinvolgere i gruppi ProgettoMondo Mlal e i volontari presenti sui nostri territori a Nord del mondo.

La partecipazione è libera.
Scarica qui la locandina
e il programma della mattina

Sabato 8 settembre 2012 (9.30-13.00; 15.00-18.00) Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, vicolo San Marco, 1 – Trento. info@tcic.eu

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