Difendere i diritti umani di chi, lasciando il proprio Paese, rischia di finire nelle maglie della criminalità e del traffico illegale. E allo stesso tempo promuovere una migrazione responsabile con particolare attenzione per le istituzioni interessate dal fenomeno della migrazione clandestina dei minori non accompagnati.
In occasione della giornata mondiale del migrante e del rifugiato che la Chiesa ha celebrato domenica 15 gennaio, ProgettoMondo Mlal ricorda il suo impegno nei paesi del Sud del mondo (e in particolare in Perù e in Marocco), perché chi decide – o per forze di cose è costretto – a cercare un futuro migliore in un paese diverso da quello in cui è nato, possa farlo con coscienza e dignità e senza il rischio di scoprire, suo malgrado, una realtà molto diversa da quella aspettata.
Un settore, quello della migrazione, in cui la più grande Federazione di Organismi di Volontariato Internazionale di ispirazione cristiana presente in Italia, di chi anche ProgettoMondo Mlal fa parte, ha appena ribadito i suoi intenti.
"In un mondo in cui l’abbattimento delle frontiere e i nuovi processi di globalizzazione rendono sempre più vicine le persone e i popoli, immigrazione e cooperazione diventa un binomio inscindibile. A ricordarlo è il Presidente FOCSIV Gianfranco Cattai, il quale sottolinea la necessità di "avviare la costruzione di una nuova società transculturale insieme con i cittadini stranieri immigrati per favorire concretamente la loro integrazione, e di rieducarci tutti ai valori della solidarietà e della giustizia". "La società è rapidamente cambiata; in poco tempo siamo arrivati a essere sette miliardi di persone e la mobilità è cresciuta in termini vertiginosi. Internet e il ciberspazio hanno modificato le nostre relazioni e il modo di vivere rendendoci tutti migranti. Eppure la scuola, le università e la cultura sono rimaste legate al nazionalismo e ad una sorta di etnocentrismo ottocentesco. Per questo motivo, l’organismo federato Cvm ha attivato una ricerca-azione con studiosi e ricercatori universitari nazionali e internazionali per rivedere i curricula scolastici nella convinzione che solo una nuova cultura è in grado di sostenere i cambiamenti in atto".
Cogliendo l’invito di Papa Benedetto XVI nel suo messaggio sul tema Migrazioni e nuova evangelizzazione, FOCSIV rinnova il suo impegno a "far conoscere, con correttezza, oggettività e onestà, la situazione di chi ha dovuto forzatamente lasciare la propria patria e i propri affetti e desidera iniziare a costruirsi una nuova esistenza; e a promuovere nuove progettualità politiche, economiche e sociali che favoriscano il rispetto della dignità di ogni persona umana, la tutela della famiglia, l’accesso ad una sistemazione dignitosa, al lavoro e all’assistenza".
Da qui la particolare attenzione a questo tema della FOCSIV, che aprirà il calendario degli appuntamenti del 40esimo anniversario della sua fondazione proprio con un convegno su immigrazione, lavoro e sviluppo (Chieti, 1 febbraio 2012).
Questo, mentre nei Paesi del Sud del mondo FOCSIV e i suoi organismi federati cercano di rimanere sempre accanto ai poveri per garantire loro il diritto all’acqua, alla salute e all’istruzione.
lunedì 16 gennaio 2012
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