giovedì 2 dicembre 2010

Haiti, è solo calma apparente

Da lunedì scorso, all’indomani delle consultazioni presidenziali, nelle strade di Port au Prince si respira un’aria sorprendentemente calma. Niente di paragonabile insomma a quanto ci si sarebbe potuti aspettare dopo l’inizio della protesta popolare delle scorse ore.
In realtà, molto si sta consumando dietro le quinte e, soprattutto, pare che il vento stia già cambiando nuovamente direzione.
L’ “Alleanza del Karibe”, dal nome dell'albergo dove, all’indomani delle elezioni, i dodici candidati alla presidenza avevano denunciato le irregolarità della consultazione chiedendone a gran voce l’annullamento, si è già disfatta. Due di quei dodici candidati si sono tirati indietro, dichiarando di non volere più l’azzeramento del voto ma di attendere sereni i risultati ufficiali... E si tratta di candidati di peso: Mirlande Manigat e Michel Martelly, rispettivamente prima e terzo nei sondaggi.
Il motivo di questo ritiro è semplice: ora che sono iniziati i conteggi, sembra che comincino a credere di potere essere entrambi in testa.
Altre voci dicono che, dietro a questo incomprensibile retromarcia, ci sia dell’altro. Cosa non si sa.
Certo è che la vittima di questi giochi alla fine è la popolazione haitiana. Le irregolarità e i brogli sono stati molteplici e sono stati commessi davanti agli occhi di più testimoni. Dunque, si dice la gente, come è possibile, in queste condizioni, fidarsi ancora delle istituzioni?
Questa forse la vera morale emersa dall’intero processo elettorale.
Eppure le elezioni sono state formalizzate e -secondo il presidente del Consiglio elettorale provvisorio (CEP), Gaillot Dorsainvil- regolarmente riuscite. Il partito al potere “Inite” (“Unità” in creolo) pare addirittura pronto a riconoscere una possibile sconfitta e, per voce di uno dei suoi massimi responsabili, si dichiara pronto a passare all'opposizione, o a co-governare con i futuri leader del Paese: “Siamo dei democratici convinti – ha dichiarato alla stampa il senatore Joseph Lambert, coordinatore del partito- “Inite” è pronta all'alternanza democratica”.
C’è già chi è pronto a scommettere che sia questa un’altra nuova truffa uscita dalle urne di queste elezioni.

Nel frattempo il bilancio delle vittime del colera si aggrava: 1.751 i morti accertati e denunciati nel documento ufficiale presentato al Ministero della Salute. E complessivamente, 77.208 sono le persone per le quali è stato accertato il contagio e 34.248 le persone ancora ricoverate.

Julien Blachier,
cooperante ProgettoMondo Mlal ad Haiti

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