venerdì 1 aprile 2011

Il Mestiere di Crescere, un impegno per i bambini lavoratori

Sperimentare il dialogo tra le differenti posizioni sulla questione del lavoro infantile e sostenere l’azione dei vari Movimenti con un unico obiettivo comune -la difesa dei diritti dell’infanzia- per aumentare e migliorare incidenza e partecipazione dei bambini e adolescenti a livello locale e nazionale. Questa, in estrema sintesi, la nuova sfida aperta da ProgettoMondo Mlal in Perù, Bolivia e Colombia, con l’avvio ufficiale del nuovo Progetto di cooperazione allo sviluppo, cofinanziato dall’Unione Europea, il Mestiere di crescere.
Il massimo esperto in materia di infanzia, il peruviano Alejandro Cussianovich, collaboratore storico di ProgettoMondo Mlal e relatore alla cerimonia di inaugurazione del Progetto, lo scorso 30 marzo a Lima, ha pubblicamente ribadito quanto sia necessario e prezioso un intervento di questo tipo a fronte delle diverse problematiche, più che mai attuali in ambito educativo, salute e protezione sociale, e più che mai vive in contesti come quelli peruviani, colombiani e boliviani, sia in ambito peri-urbano che rurale. Anche per questo ha perciò salutato con particolare interesse la nuova attenzione che l’Unione Europea con questo cofinanziamento concede a questo particolare aspetto dei diritti dell’infanzia attraverso il cofinanziamento al Progetto Il Mestiere di Crescere. A lui, il capo della cooperazione allo sviluppo della delegazione della UE in Perù, Jean-Charles Fiehrer, ha poi replicato riconfermando sì la ferma posizione contraria espressa dall’Unione Europea in tema di lavoro infantile, ma anche rivelando un'oggettiva nuova preoccupazione per un tema che –ha detto- “va indubbiamente affrontato senza negare una realtà che esiste, con strumenti validi come questo Progetto”, e perciò lasciando intendere un’interessante piccola apertura. Riconoscendo infine pubblicamente come in passato, sempre con ProgettoMondo Mlal, sia stato possibile affrontare temi spinosi e portare avanti progetti su questioni simili con risultati importanti.
Protagonisti centrali del Progetto, sono e rimangono, dunque i bambini e gli adolescenti nelle loro molteplici articolazioni. Lo stesso Cussianovich ha sottolineato la necessità di un articolazione sempre più ampia fra Movimenti di bambini lavoratori e quelli di altri settori, a volte anche più disagiati con problemi di salute, nutrizione o totale abbandono. Le istituzioni partner coinvolte nel Progetto sono infatti: Manthoc (Perù), Fundacion Creciendos Unidos (Colombia), Fudnacion del pequeno trabajador (Colombia), Asociacion CUNA (bolivia).
Ma è indubbio che oggi, la presenza di istituzioni internazionali come ProgettoMondo Mlal e Italianats e Pronats, trasferisce il dibattito tra le differenti posizioni su lavoro infantile in sede europea e contribuisce a facilitare il dialogo tra gli stessi Movimenti che semplicemente difendono in generale i diritti dell’infanzia.
L’auditorio nel quale si è svolto il seminario di apertura del Progetto ha una capienza di 150 posti, occupati per lo più da bambini e adolescenti, lavoratori e non, aderenti ai vari movimenti organizzati presenti in Perù.
Tra gli adulti, il docente di Economia e direttore del Dipartimento di Sviluppo dell’Università del Pacifico, Enrique Vasquez, che ha aperto l’evento ricordando l’importanza della responsabilità, da parte di istituzioni e autorità, nel riconoscere il diritto di partecipazione e incidenza dei bambini e adolescenti, e anche la grande responsabilità, da parte degli stessi adolescenti, nel concentrarsi sempre di più nello studio, in modo da partecipare in modo serio e cosciente alla preparazione di Piani e proposte di qualità in difesa dei diritti dell’infanzia da sottoporre alle autorità municipali, nonché al dibattito generale e alla negoziazione.
Nel corso del seminario sono quindi intervenuti anche due delegati nazionali del Manthoc e il coordinatore del Programma “Il mestiere di Crescere”, chiamati appunto a presentare il progetto nelle sue componenti e obiettivi, evidenziando ciò che raccontano al momento le statistiche dei contesti economici dei 3 diversi Paesi di intervento e della realtà dei NATs e dell’infanzia in generale, negli ambiti di educazione, nutrizione, abuso e maltrattamenti. Dato, quest’ultimo, particolarmente interessante perché evidenzia come la percentuale più alta dei casi di abuso sui minori si registri proprio in famiglia.
Parallelamente, i delegati della rete nazionale di bambini e adolescenti, REDNNA, e del Movimento Nazionale dei Bambini e Adolescenti Lavoratori, MMNNATSOP, hanno ringraziato le istituzioni promotrici dell’evento per aver coinvolto loro e altri movimenti nell’obiettivo di ampliare e rafforzare una la loro articolazione, in modo da far conoscere sempre di più la problematica dell’infanzia all’opinione pubblica e ottenere la giusta attenzione da parte dei vari livelli nazionali e comunali.
Successivamente, l’assessore principale della Commissione di revisione del Codice dei Bambini e Adolescenti del Congresso della Repubblica, German Alvarez Arbulu ha ricordato che, nonostante permangano delle differenti posizioni ideologiche sul lavoro minorile, è importante rimanere uniti per quanto riguarda la difesa dei diritti dell’infanzia, e in questo senso ha sottolineato una completa apertura, da parte della Commissione, a proposte e Piani che verranno presentate delle istituzione coinvolte nel Progetto.
In rappresentanza di due municipalità di Lima coinvolte nel Progetto, la Presidente della Commissione di Educazione e Cultura della Municipalità metropolitana di Lima, (Luisa Martinez Cornejo) e un membro della Commissione dei Servizi Sociali della municipalità di ATE (Vilma Palomino Mora), hanno denunciato il disequilibrio di potere che esiste a tutt’oggi tra adulti e minori, e che influisce negativamente sulle possibilità di incidenza e partecipazione da parte dei bambini e degli adolescenti alla vita sociale. Per tanto –è stato detto- il Progetto sarà un’ottima occasione per sperimentare nuove e diverse forme di coinvolgimento e di partecipazione, grazie anche a una base legislativa che facilita il processo di incidenza, spesso ostacolato dai pregiudizi comuni sulla capacità di elaborazione di proposte coerenti per la difesa dei diritti dell’infanzia da parte degli stessi adolescenti. Anche da loro, quindi, è arrivato un esplicito invito a venire coinvolte nella creazione di Tavoli di lavoro con adulti accompagnatori e bambini e adolescenti. E questo, appunto, con l’obiettivo di elaborare proposte e Piani comunali dedicati alla difesa dei diritti dell’infanzia.
Infine, anche il vicedirettore della Defensorías Dirección de los Niños, Niñas y Adolescentes - Dirección de Familia y Comunidad, Ministerio de la Mujer y desarrollo social – MIMDES, Jhon Gamarra Arellano, ha voluto sottolineare quanto il riconoscimento dei diritti dell’infanzia sia un tema spesso di secondo piano, sia per quanto riguarda l’attenzione dei media sia per quanto riguarda l’impegno dello stesso governo. E come quindi sia di “assoluta importanza – ha rilevato- una formazione rivolta specificatamente agli adulti accompagnatori e ai bambini adolescenti, affinché possano elaborare essi stessi proposte efficaci e fattibili, così da evitare sprechi o errori nelle scelte strategiche del governo su temi nei quali, i primi protagonisti e diretti interessati, sarebbero proprio loro e dai quali, invece, vengono solitamente esclusi.

Marco De Gaetano
coordinatore Il Mestiere di Crescere
ProgettoMondo Mlal Perù

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