giovedì 7 ottobre 2010

La ricostruzione di Haiti in una video intervista

Bambini che non dormono o hanno difficoltà di concentrazione e nelle relazioni con i coetanei, che vivono in contesti familiari completamente distrutti e che richiedono anche il coinvolgimento di tutti per tornare a sollevarsi. Genitori che non hanno più un lavoro e impossibilitati a offrire condizioni di vita “normali” ai loro figli. Insegnanti che non sanno come affrontare le nuove condizioni psicologiche dei loro studenti, e vittime loro stessi delle conseguenze post terremoto.
Una situazione - quella descritta dal nostro capoprogetto ad Haiti Nicolas Derenne in una video intervista realizzata in occasione della presentazione alla cittadinanza di Aosta del progetto “Scuole per la rinascita” avviato a Lèogane dalla nostra organizzazione all’indomani di quel tragico 12 gennaio - che rende chiara la necessità di ricostruire un Pese da zero da tutti i punti di vista, al di là delle case, delle scuole, degli edifici e delle strade che non ci sono più.
Ecco allora che, in attesa che le nuove strutture scolastiche siano di nuovo in piedi, continua il lavoro costante con gli psicologi dell’equipe, decisi a far tornare la voglia di studiare, giocare e sorridere ai più piccoli, anche “istruendo” i loro insegnanti su come percorrere insieme un cammino di superamento del trauma. Perché, come ben spiega nel video il nostro Nicolas, la ricostruzione in atto possa essere davvero di qualità.
Teatro, danza, arte… una serie di laboratori che giorno dopo giorno lavorano sui singoli bambini o in relazione al gruppo e che si avvalgono di psicologi e formatori locali: punto di forza del nostro modo di operare nei paesi del Sud del mondo.

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