Chimaltenango - 190 anni fa il Guatemala si liberava dalla Corona spagnola. Il 15 settembre del 1821, preso atto dell’assenza sostanziale del controllo della Spagna sul paese e senza la necessità di sparare un colpo, una ristretta élite di creoli al potere proclamò l’indipendenza ufficiale. Più che di stampo nazionalista l’insurrezione fu marcatamente anti-colonialista: l’obiettivo infatti, più che di ridistribuire il potere, era quello di tagliare fuori la Spagna. E senz’altro influì non poco su questa decisione anche la paura di una sollevazione popolare sulle orme della sanguinosa rivoluzione messicana di pochi anni prima.
Il 15 settembre di ogni anno è perciò usanza che ogni istituto sfili per le vie della città. Sfilata che fino a non molti anni fa era prettamente militare. Nel Centro del Progetto Edad De Oro Monte Cristo, dopo una breve cerimonia ufficiale, si è optato per una mattinata sportiva con tornei di pallamano e calcio, un buon modo per concludere questa tre giorni di celebrazioni e dare inizio al lungo fine settimana.
E chissà se qualcuno degli studenti, facendo tesoro di quanto detto da un insegnante nel discorso pronunciato nel corso della cerimonia, non abbia poi trovato modo di riflettere sul fatto che, quasi 200 anni dopo l’indipendenza, le poche famiglie ricche, allora al potere, sono rimaste più o meno le stesse, oggi proprietarie della stragrande maggioranza della terra, in un paese che è poi indipendente solo sulla carta.
Un paese che, lacerato da contrasti sociali e da diseguaglianze economiche, si appresta a eleggere il prossimo presidente della Repubblica, trovandosi concretamente a scegliere tra un ex-generale legato alle pagine più buie e sanguinose del Guatemala e un imprenditore su cui pesano insistentemente voci di legami con i trafficanti di droga.
Crediamo estremamente prezioso che, almeno all’interno del nostro Centro, si sia voluto sollecitare in questo senso gli alunni, perché non si limitino a celebrare acriticamente una ricorrenza in un trionfo di retorica, ma cerchino piuttosto di sforzarsi perché le cose cambino davvero. In questo senso, il coraggio di festeggiare in maniera critica anche una data così importante nella memoria del Guatemala, significa essere consapevoli della realtà di oggi e avere veramente a cuore il proprio Paese.
La giornata di celebrazioni, sempre nel territorio del nostro Progetto Edad de Oro, era stata preceduta da altri due appuntamenti per tradizione particolarmente attesi: l’elezione di “miss Libertà”, concorso in cui tre alunne, una per classe, hanno sfilato con vestiti tradizionali e/o moderni motivando le proprie scelte alla giuria, e la corsa a staffetta, con torcia in stile “olimpico” che ha impegnato pressoché tutto l’istituto Monte Cristo.
In particolare quest’ultimo evento, moltiplicato su scala nazionale, ha suscitato l’entusiasmo di tutti gli studenti. Ogni scuola accende la propria torcia dal braciere situato davanti al municipio della propria città e poi parte la staffetta. Il fuoco, trasportato di mano in mano con la torcia, sta a rappresentare la libertà e l’indipendenza del Guatemala.
Gli studenti del nostro Centro, suddivisi in gruppi per tenere a turno la torcia, hanno percorso la considerevole distanza che separa il centro di Chimaltenango da Monte Cristo: circa otto chilometri tra sterrato in salita e un piccolo tratto asfaltato e pianeggiante. L’intero tragitto è stato accompagnato da gavettoni lanciati dalle case circostanti, un’usanza celebrativo-goliardica a cui in questo modo partecipa l’intera comunità.
Al termine del percorso è stato acceso il braciere della scuola, e issata la bandiera, con tanto di cerimonia ufficiale alla presenza della neo miss Libertà. La giornata è stata poi arricchita da una serata culturale con canti e balli offerti dagli alunni del Centro ai genitori, accorsi in gran numero.
Marco Ferrero
casco bianco ProgettoMondo Mlal Guatemala
martedì 27 settembre 2011
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