Violenze, soprusi, scomparsi, sfollati, morti e sopravvissuti. La guerriglia interna che si è consumata in Perù tra il 1980 e il 2000 ha assunto tutte le caratteristiche più devastanti di un vero e proprio conflitto armato, con l'aggravante di essersi trascinata in un tragico silenzio da guerra civile, tra il terrorismo politico e l'indifferenza della comunità internazionale. Per dare voce alle conseguenze della guerra interna peruviana sul corpo e la mente delle donne, dall'8 maggio sarà proiettato nella sale italiane “Il canto di Paloma” (titolo originale "La Teta Asustada") della regista Claudia Llosa. Il film - vincitore dell'Orso d'Oro all'ultimo festival del cinema di Berlino e patrocinato da Amnesty International - è ambientato a Lima, ma con echi diretti ad Ayacucho, ai suoi desplazados, e nello specifico a Huanta: luoghi in cui si contano il 50 per cento delle 70 mila vittime totali del conflitto. Gli stessi luoghi in cui ProgettoMondo Mlal ormai da anni porta avanti progetti sul tema del diritto alla memoria, perché le atrocità del passato non possano tornare a riproporsi. ProgettoMondo è l'unica ong italiana presente ad Ayacucho. Per anni ha realizzato progetti di riparazione e di educazione alla memoria e adesso, sulla base del lavoro svolto, è stata chiamata a intervenire dall’UE a una nuova programmazione che mira a rafforzare le capacità rappresentative dei familiari e delle vittime dirette, per ribadire ancora una volta la loro condizioni di afectados dal conflitto, e in quanto tali il loro diritto di non essere dimenticati dallo Stato in cui vivono.
giovedì 7 maggio 2009
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