mercoledì 29 gennaio 2014

FONDAZIONE PROGETTOMONDO, LE RAGIONI DI UNA SCELTA

ProgettoMondo Mlal, ong veronese da 50 anni impegnata nella cooperazione allo sviluppo in America latina e Africa, da sabato scorso ha una marcia in più: è la neonata Fondazione ProgettoMondo, formalmente costituita il 25 gennaio alla presenza del notaio Ruggero Piatelli e dei suoi soci fondatori: in primis l’associazione Mlal Onlus che continuerà naturalmente a essere cuore e promotore della Fondazione, quindi l’Ong piemontese Cisv, la Ong bolognese Amici dei Popoli e, infine, la Ong di Gorizia, Cvcs. Storie, esperienze e patrimoni che si saldano dunque assieme per affrontare con più forze e maggiori opportunità un mondo che cambia.
“Questa prima compagine – ha spiegato il neopresidente di ProgettoMondo, Mario Lonardi- costituisce il gruppo di lavoro di cui la Fondazione sarà perno, il nuovo soggetto attraverso cui tornare a esercitare il ruolo originario delle nostre rispettive associazioni, quando ancora riuscivamo ad orientare le scelte all’interno della nostra società. Per 50 anni il nostro motore sono stati infatti gli ideali. Ideali forti. La costituzione di un gruppo di soggetti diversi, oggi, ha proprio l’obiettivo di riacquistare capacità di incidenza sociale e politica e ridare gambe e voce ai nostri Progetti di cooperazione, ai tanti partenariati costruiti in America latina e Africa”.
“I grandi finanziatori – ha spiegato ancora Lonardi in occasione del dibattito pubblico dedicato a “Le ragioni di una scelta”- tenderebbero a stringerci in ambiti sempre più stretti. Ecco perché si rende urgente recuperare un nostro protagonismo, farci carico di temi da sempre scottanti e, dal piano degli ideali, farli ricadere concretamente sui processi in atto nei nostri territori”.
Naturalmente la sfida della neonata Fondazione ProgettoMondo non è a portata di mano. La crisi della cooperazione e della nostra società in generale ci dice chiaramente che la strada non è affatto in discesa. “Per questo motivo –dice Lonardi- un buon contenitore e buoni contenuti non sono più sufficienti. Dobbiamo anche saperci fare carico di una partecipazione efficace. È soltanto una partecipazione attiva, infatti, che potrà garantire, attraverso le necessarie mediazioni, una nuova condivisione tra soggetti diversi, e quindi una reale incidenza poi sulle politiche attuali”.
E di necessità di “risignificare il termine partecipazione” ha parlato a lungo anche uno dei partner di ProgettoMondo, il docente dell’Università di Bogotà (Colombia), Giangi Schibotto: “Oggi siamo tutti orfani dei tradizionali soggetti partecipativi e delle istituzioni partecipate, perché gli interessi sono dispersi e frammentati”. La ricetta –secondo lo studioso di processi politici in America latina- è dunque “sapere accettare l’attuale frammentazione, la carica di rivendicazione che c’è anche nell’inconformità,. Non ha più senso inseguire, cioè, visioni di “futuro” e di società figlie di ideologie non più attuali nelle quali ciascun soggetto occupava un posto pre-definito come in un puzzle. “Piuttosto –suggerisce il professor Schibotto- cominciamo a pensare, e lavoriamo, a un progetto comune che, adattandosi alla dinamicità del pensiero sociale e delle dinamiche economiche, restituisca un’immagine più simile al caleidoscopio. Assumiamo, insomma, la sfida della nostra complessità senza più pregiudizi antichi e resistenze moderne”.
Sabato 25 gennaio la Fondazione ProgettoMondo ha nominato il primo Cda. Oltre al presidente Mario Lonardi, ne fanno parte Federico Perotti, attuale presidente di Cisv, Paola Mariani, padovana e responsabile di Amici dei Popoli, Franco Gaggioli, goriziano e presidente di Cvcs, la bolognese Marialuisa Milani e il vicentino Gianni Cappellotto (già operatori di ProgettoMondo Mlal) e il commercialista veronese Paolo Fratta Pasini.

ufficio stampa ProgettoMondo



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