“Questa prima compagine – ha spiegato il neopresidente di ProgettoMondo, Mario Lonardi- costituisce il gruppo di lavoro di cui la Fondazione sarà perno, il nuovo soggetto attraverso cui tornare a esercitare il ruolo originario delle nostre rispettive associazioni, quando ancora riuscivamo ad orientare le scelte all’interno della nostra società. Per 50 anni il nostro motore sono stati infatti gli ideali. Ideali forti. La costituzione di un gruppo di soggetti diversi, oggi, ha proprio l’obiettivo di riacquistare capacità di incidenza sociale e politica e ridare gambe e voce ai nostri Progetti di cooperazione, ai tanti partenariati costruiti in America latina e Africa”.
“I grandi finanziatori – ha spiegato ancora Lonardi in occasione del dibattito pubblico dedicato a “Le ragioni di una scelta”- tenderebbero a stringerci in ambiti sempre più stretti. Ecco perché si rende urgente recuperare un nostro protagonismo, farci carico di temi da sempre scottanti e, dal piano degli ideali, farli ricadere concretamente sui processi in atto nei nostri territori”.
Naturalmente la sfida della neonata Fondazione ProgettoMondo non è a portata di mano. La crisi della cooperazione e della nostra società in generale ci dice chiaramente che la strada non è affatto in discesa. “Per questo motivo –dice Lonardi- un buon contenitore e buoni contenuti non sono più sufficienti. Dobbiamo anche saperci fare carico di una partecipazione efficace. È soltanto una partecipazione attiva, infatti, che potrà garantire, attraverso le necessarie mediazioni, una nuova condivisione tra soggetti diversi, e quindi una reale incidenza poi sulle politiche attuali”.

Sabato 25 gennaio la Fondazione ProgettoMondo ha nominato il primo Cda. Oltre al presidente Mario Lonardi, ne fanno parte Federico Perotti, attuale presidente di Cisv, Paola Mariani, padovana e responsabile di Amici dei Popoli, Franco Gaggioli, goriziano e presidente di Cvcs, la bolognese Marialuisa Milani e il vicentino Gianni Cappellotto (già operatori di ProgettoMondo Mlal) e il commercialista veronese Paolo Fratta Pasini.
ufficio stampa ProgettoMondo
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