giovedì 19 dicembre 2013

Brasile: Due spari paralizzano il Giorno della Coscienza Negra

Era tutto pronto: percussioni, amplificatori, ragazzi schierati per celebrare il giorno della Coscienza Negra... Quando a un tratto, ecco due spari!
L'intento di noi operatori di Casa Encantada era di riunire una quarantina di giovani percussionisti della periferia di Salvador, perché si esibissero nella piazza principale del quartiere, mostrando alla gente il progetto sociale a cui partecipano, suonando, cantando, ballando la cultura afro-brasiliana.
Abbiamo investito una discreta somma per il noleggio di un grande amplificatore, per il pasto dei ragazzi e il costo del trasporto. E anche alcune mamme erano presenti per valorizzare l’evento con alcuni simpatizzanti.
Ma a un tratto, alcuni minuti prima dell’esibizione, sentiamo gli spari.
Rimaniamo immobili guardando le persone che scappano, e dopo alcuni secondi di terrore vediamo per terra un uomo.
La folla comincia ad avvicinarsi per vedere cos’è successo: un corpo senza vita, un giovane uomo, colpito alla nuca con due colpi di pistola in pieno giorno, sotto gli occhi di una folla di passanti.
Sembra proprio un’esecuzione, una regolazione di conti, l’assassino si allontana senza correre e si mimetizza tra la gente fino a sparire nei labirinti della favela.
Mandiamo a casa i ragazzi e ricarichiamo gli strumenti, siamo afflitti, impauriti, e scioccati.
I ragazzi vogliono suonare solo un po', ci dicono che fa parte del sistema, sono abituati, ma noi ci rifiutiamo, non se ne parla, non si suona, non ci si esibisce in un momento di morte tanto violenta.
Bisogna resistere perchè questi giovani non lascino le percussioni per entrare nel traffico della droga, abituandosi alla violenta realtà per sopravvivere. E noi vogliamo prendere le distanze da tutto ciò.
Qualche ragazzetto, dopo aver visto il malcapitato senza vita, se ne torna a casa quasi sorridendo, pensando che avrà qualcosa di importante da raccontare ai suoi amici o pensando che questo momento prima o poi con quel tipo doveva arrivare.
I parenti della vittima nel riconoscerlo si inginocchiano e piangono gridando disperati.
Il cadavere viene portato via dopo un’ora, e rimane una pozza di sangue.
Rientro a Casa Encantada sconcertato, mi ci vogliono alcuni giorni per decantare il fatto. Penso alla mia famiglia, al nostro futuro, al progetto che portiamo avanti.
Brasile: caldo e mare, calcio e samba, sembra un paradiso. Ma se si vuole convivere con la periferia e aiutare i giovani, e non solo fare turismo, bisogna rischiare, bisogna crederci.
Ongni anno in Brasile muoiono 47.000 giovani tra i 18 e i 29, uccisi da armi da fuoco.
I giornali, la radio, la televisione e soprattutto i racconti quotidiani testimoniano questi tragici dati.
Scappare e nascondersi non serve, abituarsi è pericoloso, si cerca di imparare a conviverci.
Il nonno di Roberto Saviano gli raccontava una leggenda ebraica che diceva: per ogni generazione ci sono 36 Giusti, loro non sanno di esserlo e nessuno sa chi sono. Ma quando il male sembra prevalere, loro si oppongono.

Loris Campana
equipe Casa Encantada
ProgettoMondo Mlal Brasile

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