E' stata posta la prima pietra della futura Scuola media di Paxorotot, una piccola comunità di Tecpan -città situata a sua volta nel distretto di Chimaltenango. “Paxorotot” in lingua Maya kaqchikel significa “posto dei fiori”.
Da Chimaltenango ci vuole circa mezz’ora per arrivarci, passando per la strada principale asfaltata, la interamericana, e attraversando una serie di stradine alquanto sterrate attorniate da campi coltivati.
Purtroppo la stagione invernale influisce su tutta la cerimonia: la notte passata ha piovuto e ora il perimetro dove sorgerà la futura scuola è tutto fangoso. Per fortuna gli organizzatori si armano di segatura per asciugare un po’ i punti di maggior passaggio. E anche nel corso della festa ci sono scrosci di pioggia alternati ad altri di tregua. Anche il freddo si fa sentire, acuito dall’umidità e dal vento. Sarà anche il “posto dei fiori” ma la differenza con Chimaltenango si fa sentire!
L’evento viene allietato da un accompagnamento musicale di un gruppo che suona musica leggera e, di tanto in tanto, quasi a scandire la scaletta dell’evento, partono i fuochi d’artificio (ovviamente non il classico spettacolo pirotecnico colorato a cui siamo abituati in Italia).
Il sindaco della comunità, nel suo discorso, ringrazia vivamente l’Italia per il supporto dato: in particolare per la Fondazione Guido Piccini e il gruppo Apasci (nostri partner nel progetto "Edad de Oro Monteceristo"), entrambi di Brescia, che per questo intervento hanno raccolto fondi di solidarietà. Grazie all’aiuto delle due organizzazioni, unito allo sforzo della comunità locale, è stato infatti acquistato il terreno su cui, entro fine anno, sorgerà la nuova scuola. Un folto gruppo di bambini solleva cartelli recanti scritte di profonda gratitudine per chi ha aiutato la comunità a costruire quest’opera, permettendo così loro di continuare gli studi. Non meno numeroso è il gruppo delle mamme giustamente felici e orgogliose.
Mario Cardenas, coordinatore del Progetto e responsabile del Centro educativo Monte Cristo, nel suo discorso ricorda l’importante ruolo della cooperativa Kato-ki. La costruzione della scuola viene infatti intesa come il culmine di questo aiuto e il compimento di una sfida intrapresa circa otto anni fa, quando si cominciò a parlare del progetto.
Micaela Zamora de Càrdenas, direttrice educativa del nostro Centro, ribadisce dal canto suo l’importanza basilare dell’educazione e invita con entusiasmo i bambini ad associarsi in futuro alla Kato-ki: c’è anche il tempo per ricordare brevemente le parole d’amore del musicista Facundo Cabral, ucciso appena quattro giorni fa in un vile agguato nella capitale guatemalteca.
Anche io, inaspettatamente divento protagonista della cerimonia. In quanto unico straniero presente alla cerimonia, vengo indicato, e di conseguenza ringraziato, come “rappresentante italiano”: in mio onore un relatore, dopo aver detto “benvenuti” in kaqchikel e spagnolo, lo pronuncia anche nella nostra lingua!! Mi sento un po’ a disagio ma non mi resta che ringraziare a mia volta commosso.
L’ufficialità dell’evento è sottolineata dal solenne ingresso delle bandiere guatemalteche e maya, e successivamente dall’inno nazionale. Arriva il momento della posa della prima pietra e Mario Cardenas, accompagnato nel gesto da altre 3 autorità, si impegna solennemente a supervisionare il corso dell’opera.
Infine, vengono invitati a parlare due contadini che, in lingua kaqchikel, esprimono i loro sentimenti di soddisfazione e gioia per quanto di buono porterà la presenza di una Scuola all’intera comunità. Per chiudere in bellezza la cerimonia viene offerto un rinfresco a tutti i presenti: una bibita e del pane dolce.
Poco prima di ripartire per Chimaltenango arriva anche il sindaco di Tecpan accompagnato da una persona che non fatico a riconoscere poiché la sua faccia si trova su molti cartelli elettorali, presenti praticamente ovunque: è il candidato deputato della zona per il Partido Patriota, il partito del discusso ex-generale Otto Pérez Molina favorito alla presidenza della repubblica.
Parlando di aspetti economici, per l’opera sono stati stanziati finora 240 mila Quetzales (circa 22 mila euro al cambio attuale) a cui, però, ne andranno aggiunti altrI per il suo completamento. Inevitabile perciò ricordare l’aneddoto che Micaela citava durante il viaggio in auto riprendendo una frase di don Renato Piccini: l’importante in questi casi è festeggiare l’ultima pietra...
La speranza come dicevo è di terminare il tutto entro dicembre, in tempo per il prossimo anno scolastico che inizierà nel gennaio 2012.
Marco Ferrero
Casco Bianco Progetto Edad de Oro
ProgettoMondo Mlal Guatemala
lunedì 18 luglio 2011
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