Il momento del mio arrivo a Ayaviri, dopo aver percorso sull’altipiano andino gli svariati chilometri che collegano Cusco a Puno, è stato davvero speciale: per le festività imminenti, le comunità degli artigiani, che sosteniamo con il nuovo Progetto “Sumaq Llankay”, stavano alacremente lavorando alla preparazione delle cosiddette Bolsitas navideñas, (borsette natalizie solidali), una sorta dei nostri cesti natalizi che pongono in particolare l’accento sul tema della solidarietà e di un'economia solidale, grazie alla proposta dei migliori prodotti delle associazioni di artigiani della zona.

Pochi sanno però che Melgar è soprannominata la “Capital ganadera del Perù”, ossia il luogo in cui la produzione di formaggi e latticini è più consistente e, soprattutto, dal sapore migliore. Ciò è dovuto alle migliori condizioni di vita del bestiame e, di conseguenza, alla miglior qualità del latte che producono e che viene poi utilizzato dagli allevatori. Ayaviri è quindi un trionfo di formaggi e yogurt, ma il ricco ventaglio alimentare si completa con la coltivazione di quinoa, cañihua e di numerose erbe medicinali, utilizzate dalla popolazione per curarsi.
Tali peculiarità, di cui gli abitanti vanno fieri, non vengono però valorizzate come dovrebbero; ed è proprio a questo livello che interviene il Progetto.
Sumaq Llankay è un Progetto finanziato dal Fondo Italo Peruano e sviluppato da ProgettoMondo Mlal, ong capofila, in collaborazione con CEPAS Puno, GIES Canchis, Cooperativa de Ahorro y Crédito T’ikariy, Ceas, Fortalecer e Inpet.
Il nome, in lingua quechua, significa “buon lavoro”. E di lavoro ce n’è molto da fare, per realizzare i quattro risultati che il Programma di cooperazione si prefigge di raggiungere nell’arco di due anni.
Dato che si confronta con entità principalmente economiche, il Progetto punta ad accompagnarne lo sviluppo e l’equa distribuzione dei risultati ottenuti ma, socialmente, affronta anche il complesso tema dell’equità di genere e quello dell’identità culturale.
Sumaq Llankay punta a rafforzare anche l’approccio di queste piccole realtà produttive con le istituzioni locali, per diffondere l’applicazione di un corretto modello associativo in funzione di un giusto e utile sviluppo economico, e per accompagnare le stesse comunità coinvolte nella partecipazione più attiva e consapevole a livello di politiche locali.
Infine, il Progetto si impegna anche a promuovere l’agroecologia e la conservazione della biodiversità attraverso la produzione di quinoa, formaggi, medicina alternativa e artigianato tessile.
Il raggiungimento di questi singoli risultati si inserisce nel quadro di un obiettivo più grande, che è quello di contribuire come Organizzazione di cooperazione allo sviluppo alla riduzione degli indici di povertà rurale nelle province di Canchis (regione di Cusco) e di Melgar e Carabaya (regione di Puno) a vantaggio, in maniera particolare, delle donne.
Le realtà coinvolte nel progetto, infatti, possiedono tutte un carattere prettamente rurale, con indici di povertà compresi tra il 68,3 % e il 76,4 %. La percentuale di popolazione femminile rappresenta il 50,4 % del totale. In queste zone la disuguaglianza di genere è, purtroppo, molto accentuata.
I paesaggi che ho visto in questi giorni sono stati meravigliosi, la gentilezza delle persone che ho incontrato altrettanto incredibile. Ma ho avuto l’impressione che tanti non siano consapevoli del grande potenziale di cui sono portatori: quello stesso potenziale che, insieme alla determinazione con cui riaffermano la propria identità andina, potrebbe costituire il punto di svolta e il fattore decisivo per migliorare la qualità della loro vita.
Corinna Lennelli
Volontaria in Servizio civile
ProgettoMondo Mlal Perù
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