giovedì 6 novembre 2014

Il Cinema africano inizia con un omaggio a Mandela

La 34esima edizione del Festival di Cinema Africano di Verona inizia il 7 novmbre con un omaggio a Mandela, in una serata, presentata da Malice Omondi, che vedrà la partecipazione del Console generale del Sudafrica, MR S. K. Molobi, e il direttore della rivista comboniana Nigrizia, Efrem Tresoldi, introdurre il film MANDELA: LONG WALK TO FREEDOM, un lungometraggio fuori concorso.
La pellicola, proiettata alle 20.30 al Teatro Cinema Stimate, ripercorre la vita del leader africano dalla giovinezza, vissuta nella fertile valle del Capo Orientale, la formazione in legge, fino all’età adulta e all’impegno politico che lo vedrà diventare primo presidente nero del Sudafrica e una delle maggiori icone mondiali della lotta contro l’apartheid.
MANDELA: LONG WALK TO FREEDOM è un ritratto che svela i lati più intimi del leader sudafricano, grazie al regista inglese Justin Chadwick, già autore di un altro lungometraggio che ha avuto un grande successo al Festival di Cinema Africano di Verona (e non solo) The First Grader.
Chadwick ha debuttato nel 1993 con il film televisivo Family Style interpretato da Ewan McGregor. Ha diretto e interpretato Shakespeare Shorts (serie che esplora la storia dei personaggi shakespeariani), diversi episodi di EastEnders, Byker Grove, The Bill, Spooks, Red Cap e della mini-serie Bleak House. Ha ricevuto diverse nomination e premi a concorsi televisivi di rilievo. Nel 2010 ha girato il lungometraggio The First Grader.

La lotta contro l'apartheid e il ruolo di Mandela nella guida del cambiamento politico, sono anche al centro della mostra esposta dal 10 al 13 novembre nel foyer del teatro Camploy in via Cantarane 32, che fa parte del progetto Mandela27, nato da una collaborazione fra l'Unione Europea e il Sudafrica, e proposto durante il Festival in collaborazione con ProgettoMondo Mlal.
Si tratta di una replica in scala reale della cella di Mandela a Robben Island, con l'esposizione di pannelli che ripercorrono i fatti dall'inizio dell'apartheid alla sua abolizione.
Mandela27 però è più di una mostra e comprende anche un serious game che propone una romanzo a fumetti digitale e interattivo, per farsi un'idea concreta di come fosse la vita di un prigioniero politico a Robben Island. Inoltre il progetto ha realizzato una mappa culturale con 100 fatti particolarmente rilevanti che hanno contribuito al cambiamento politico in Europa e Sudafrica, come la caduta del muro di Berlino, i concerti per la libertà e l'euforia per la liberazione di Nelson Mandela nel 1990. Gioco e mappa sono consultabili su www.mandela27.eu.

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